Tuesday, September 29, 2009

La campagna di Russia

Non è stata una disfatta, come quella di Napoleone, ma poco ci mancava. Gol di Dominguez per i russi. pareggio di Stankovic (tutto nel primo tempo). Poi la delusione più cocente, suggellata dall'espulsione di Balotelli per doppia ammonizione. Tra i peggiori in campo Chivu, molto distratto e superficiale. Inesistente la squadra in attacco. Vulnerabile il centrocampo. Alla fine, poteva anche andare peggio. L'Europa è una disgrazia! Mourinho e i suoi ragazzi hanno pensato che andare a Kazan equivalesse a fare una gita fuori porta. Speriamo nelle prossime...

Saturday, September 26, 2009

Da Mercoledì a Sabato: vittoria col Napoli, sconfittta con la Samp

Un'Inter "double face" quella vista nel corso di questa settimana. Brillante, spregiudicata e offensiva in occasione della gara interna con il Napoli, disputata mercoledì sera e vinta per 3-1 con i gol di Eto'o, Milito e Lucio, cui ha fatto seguito il gol della bandiera di Lavezzi. Ben disposta, anche se poco aggressiva e sicuramente distratta, nella gara di sabato sera contro la Sampdoria a Genova, persa per 1-0 con gol sul finale di Pazzini. Rimane identico il modo di giocare, fatto di giocate a trame fittissime, con passaggi continui fra i giocatori ed un possesso palla dominante rispetto all'avversario. Se con il Napoli non c'è stata storia, con la Sampdoria qualcosa non ha funzionato. L'Inter non è stata mai veramente pericolosa, ha tentato giocate molto offensive sia per le vie centrali che sulle fasce, ha prodotto molto gioco, ha assediato in taluni momenti la squadra blucerchiata, ma è bastata una distrazione (di Santon e del resto della difesa) per restituire agli uomini di Del Neri la vetta della classifica. Le sostituzioni nel secondo tempo della gara di Genova non sono state per nulla azzeccate. Fino a quel momento, Vieira, Balotelli e Cambiasso avevano ben giocato. La doppia sostituzione del francese e del giovane attaccante ha permesso l'ingresso in campo di Stankovic e Chivu che non sono riusciti ad integrarsi bene nel gioco della squadra, e la stessa cosa è successa con Quaresma, entrato negli ultimi minuti. Con il Napoli, viceversa, tutto aveva funzionato meglio. Adesso l'Inter si prepara alla lunga trasferta in Russia, per giocare la seconda partita del girone di Champions League.

Sunday, September 20, 2009

Due gol di Milito e l'Inter passa a Cagliari

Vince l'Inter a Cagliari con due gol di Milito, ma la vittoria non è stata facile e la squadra nerazzurra non ha ben giocato. Passata in svantaggio su calcio di rigore segnato da Jeda (per un fallo di Maicon su Matri), l'Inter ha sofferto il gioco dei cagliaritani, soprattutto nelle ripartenze. Le lacune più vistose si sono registrate a centrocampo, dove Cambiasso (rientrato dopo l'infortunio di un mese fa) ha fatto fatica ad integrarsi nel gioco di squadra. Nella prima frazione di gioco, l'Inter si è resa pericolosa soltanto con una punizione di Eto'o, finita di poco fuori. Per il resto, è stato un netto dominio dei cagliaritani, quanto meno sul piano del gioco. Alla ripresa, la squadra di Mourinho si è presentata in campo con due sostituzioni, Balotelli al posto di Santon (con ritorno di Zanetti in difesa, sulla fascia) e Thiago Motta per Cambiasso. Ma ancora una volta, il Cagliari si è reso pericoloso, colpendo prima un palo con Dessena e andando vicino al gol con colpo di testa del difensore Canini. Poi, quasi per magia, l'Inter in appena cinque minuti ha ribaltato il risultato. La prima volta con Milito, abilissimo a sfruttare un errore della difesa (di Astori, pressato da Eto'o) e sveltissimo a mettere in rete. La seconda, decisiva, ancora una volta con il Principe, lanciato in contropiede da Thiago Motta (poi uscito per leggero infortunio, lasciando il posto a Chivu). Inter vicinissima al terzo gol, ancora con Milito. Poi un fallo su Balotelli che ha mandato su tutte le furie Mourinho, espulso per proteste. Finale ancora da brivido, perchè il Cagliari si è reso per tre volte pericoloso sotto porta, con Nenè, Lazzari e poi, quasi allo scadere, con Jeda che ha sprecato da ottima posizione. Nel complesso, dunque, una gara sottotono, in cui l'Inter, forse stanca per l'impegnativa partita di Champions contro il Barcellona, ha faticato, a tratti è stata distratta, incapace di fronteggiare il gioco pimpante della squadra di Allegri (hanno ben giocato tutti, ma Jeda, Cossu, i difensori centrali nel primo tempo e Matri sono apparsi in buona forma) Mercoledi' sera, a San Siro, i nerazzurri affronteranno il Napoli.

Thursday, September 17, 2009

Inter-Barcellona 0-0

Raccontare la prima gara di Champions League dell'Inter è difficile ed emozionante. Difficile per il modo in cui si è svolta la gara; emozionante per lo spettacolo che si è visto in campo. La squadra di Mourinho, pur giocando in casa in una spettacolare cornice di pubblico festoso e sostenitore, ha subito la superiorità del Barcellona, al momento senza dubbio la squadra più forte del mondo. E' finita 0-0, tutto sommato un buon risultato per i nerazzurri che, specialmente per tutto il secondo tempo (ma anche all'inizio e alla fine della prima frazione di gioco) hanno sofferto il gioco ben organizzato, a ragnatela, dei blaugrana. L'Inter non si è mai resa pericolosa, ad eccezione di un tiro di Snejder respinto dal portiere ospite e di un tentativo in contropiede di Milito. Per il resto, il Barca è stato decisamente più aggressivo e, in difesa, Lucio, Samuel, Chivu e il portiere Julio Cesar hanno avuto un gran da fare. Il possesso palla, che a fine gara registra un 67% per gli spagnoli, testimonia la netta superiorità della squadra di Guardiola, di cui Messi è sempre più il leader. Nel girone dei nerazzurri, la vittoria della Dynamo Kiev regala agli ucraini il primo posto in classifica a 3 punti, mentre Inter e Barcellona rimangono ad un punto.

Sunday, September 13, 2009

Inter-Parma 2-0 (dal sito della Gazzetta dello Sport)

MILANO, 13 settembre 2009 - Ieri Ibrahimovic aveva lanciato il Barcellona, oggi Samuel Eto'o fa lo stesso per l'Inter. Ci aggiunge un elemento estetico: il suo gol è un capolavoro, un tiro a girare di destro che finisce nel sette. Le similitudini non finiscono qui, perché i compagni d'attacco, da una parte Messi, dall'altra Milito, chiudono la gara. E soprattutto perché le prodezze delle punte risolvono una situazione difficile: il Barça era irriconoscibile col Getafe, l'Inter per un'ora si scontra col muro del Parma, facendo raramente vedere le triangolazioni e il gioco del derby. Servono la prodezza di Eto'o, ma anche l'ingresso di Balotelli, per infilare la seconda vittoria consecutiva, per restare a due punti dalla Juve (e dalla Samp) capolista)e per calmare Mourinho e Maicon, animi surriscaldati nel primo tempo.

Maicon, battibecco coi tifosi. LaPresse
Maicon, battibecco coi tifosi. LaPresse

NERVOSISMO — L'euforia del derby finisce presto in soffitta, la tensione per la sfida ai campioni d'Europa del Barça contribuisce: fatto sta che all'Inter sembrano tutti più tesi del dovuto. Mourinho abbandona il campo e se ne va negli spogliatoi senza aspettare il recupero, con i suoi che ancora giocano. nella ripresa, poi, si scaglia contro Silvino, preparatore dei portieri, per un rinvio fuori tempo di Julio Cesar. Maicon nel finale di primo tempo manda platealmente a quel paese i tifosi del primo anello, che avevano fischiato Milito per un'apertura sbagliata. Il mix di lingue non permette di interpretare il labiale, ma il senso del messaggio è chiaro e per nulla conciliante.

INTER DA SBLOCCARE — José Mourinho schiera un'Inter formato Champions, con tutti i titolari tranne i febbricitanti Stankovic (non convocato) e Chivu. Davanti ci sono Eto'o e Milito, ma il "miglior centravanti al mondo" (Mourinho dixit) e l'ex genoano non si trovano. Soprattutto, non riescono a allargarsi o ritornare verso centrocampo per cercare palloni: così ne vedono pochi, e raramente inpegnano Mirante. Per tutto il primo tempo l'Inter si scontra col muro centrale di Guidolin: Thiago Motta si inserisce poco (tanto da meritarsi la sostituzione), Zanetti lo fa con le solite discese palla al piede, il più pericoloso risulta essere Sneijder, che in mancanza di altre soluzioni ci prova da fuori: il suo esterno all'11', ben respinto da Mirante, resterà l'occasione più chiara dei primi 45'. Le cose cambieranno un po' nella ripresa quando Balotelli si aggiunge ai due davanti, offrendo un numero maggiore di soluzioni. Eto'o si allarga a cercare più spazi e al 26' si inventa la magia che sblocca la gara: un tiro a giro che finisce nel sette e che risolve i problemi offensivi dei nerazzurri. Milito poi mette il sigillo, con un esterno in anticipo da centravanti vero. Adesso la sfida a distanza Eto'o-Ibra va in archivio: ci si vede sul campo, mercoledì a San Siro.

Panucci, postivo contro Milito. LaPresse
Panucci, postivo contro Milito. LaPresse

PARMA DA SCARDINARE — Francesco Guidolin schiera un Parma in formato provinciale, con tutti a difesa della porta di Mirante e Paloschi abbandonato al suo destino. Aggiunge Zaccardo davanti alla difesa, rinuncia a lungo a Lanzafame, dimostra di voler portare a casa un punto, "costi quel che costi". La sua squadra si piazza con tre linee difensive, coi soli Mariga e Biabiany liberi di ripartire, ma senza dimenticare di coprire sulle fasce. Il fortino regge per un tempo, fin quando non si aggiunge Balotelli agli assedianti. Arriva la prima sconfitta, che ci poteva stare: non si tira mai in porta (salvo una azione solitaria di Biabiany, ma segnali positivi dalla difesa centrale, dove Panucci e Paci, supportati da Morrone, a lungo tagliano i rifornimenti a Eto'o e Milito.

Valerio Clari© RIPRODUZIONE RISERVATA