Saturday, December 18, 2010

3-0 al Mazembe e si sale sul tetto del mondo.



Un altro 3-0 (gol di Pandev al 13', di Eto'o al 17, di Biabiany all'85) e l'Inter, battendo il Mazembe, sale sul tetto del mondo. Campioni del Mondo ad Abu Dhabi, sotto gli occhi di Joseph Blatter (il presidente della FIFA), Michel Platini (il presidente dell'UEFA) e del patron Massimo Moratti. Si chiude, con il quinto titolo su sei, un 2010 fantastico, iniziato il 5 maggio (con la conquista della Coppa Italia), proseguito il 16 maggio (con la conquista del 18°scudetto), suggellato dalla vittoria in Champions il 22 maggio. E fin qui, è stata l'era di Jose Mourinho. Quella di Rafa Benitez si è aperta il 21 agosto (con la Supercoppa italiana), non si è concretizzata il 26 agosto (sconfitta in Supercoppa europea), ma ha trovato questa sera con il trofeo che all'Inter mancava da 45 anni. Da oggi l'Internazionale è di nome e di fatto. Con una dedica speciale alla memoria di Giacinto Facchetti e Peppino Prisco, e di solidarietà per Walter Samuel. E la coppa alzata da Javier Zanetti premia la grande pazienza e lo straordinario commitment del Capitano che questo momento lo ha aspettato da 16 anni. Ad maiora!

Wednesday, December 15, 2010

Questa volta l'Inter ne ha fatti, non ne ha presi, TRE

Dopo due sconfitte consecutive in cui l'Inter ha preso tre gol (3-1 dalla Lazio in campionato, 3-0 dal Werder Brema in Champions), la squadra di Benitez si riscatta alla prima partita del mondiale per club, vincendo 3-0 contro i coreani del Seongnam. Sabato sera, alle 18 ore italiane, i nerazzurri affronteranno in finale i congolesi del Mazembe per la conquista della Coppa. Speriamo bene. Si è vista in campo un'Inter più determinata, decisa, compatta e concreta, insomma una fotocopia della squadra che, nel Maggio di quest'anno, ha regalato ai tifosi una straordinaria "triplete" (Coppa Italia, Campionato e Champions) cui si è aggiunta la Supercoppa TIM ad agosto. Ad Abu Dhabi, dove la dirigenza dell'Inter sta pianificando un'interessante operazione di marketing, di cui anche Il Sole 24 ore ha dato ieri notizia, la squadra di Benitez ha vinto meritatamente con i gol di Stankovic (speriamo che sia veramente il primo dei tre gol "pronosticati" da Snejeder), di capitan Zanetti (generoso come sempre) e di Milito. E' bello, è stata una vera emozione nerazzurra, rivedere il Principe sorridente per un gol alla porta avversaria. Speriamo sia il primo di una lunga serie. Milan, tiè!

Sunday, November 28, 2010

Pranzo con prosciutto...di Parma!

La copertina di questa domenica nerazzurra è dedicata a Dejan Stankovic, il centrocampista serbo che mai si arrende, caparbio e combattivo, capace di prendere per mano la squadra, e di aiutarla a reagire. E dunque, in una domenica fredda e buia a Milano, dove si è rischiato di non giocare per la neve, in una partita anticipata alle 12.30, l'Inter ha pranzato con abbondante prosciutto di Parma. Di gol alla squadra allenata da Marino, i nerazzurri ne hanno fatto cinque. Tre di Dejan (il gol del pareggio, il 2-1 e poi il gol del 5-1), uno di Cambiasso (il gol del 3-1), uno di Thiago Motta (il gol del 4-1), al rientro dopo l'infortunio. Il Parma era passato in vantaggio con Crespo (al 3'minuto) e l'ex attaccante nerazzurro, ancora in gol dopo il 3-1, ci ha provato diverse volte a riaprire la gara, approfittando di alcune leggerezze difensive dei ragazzi di Benitez. Un Parma che soprattutto nel primo tempo ha collezionato diverse occasioni da gol, ha impaurito l'Inter (ottime le giocate di Giovinco e Candreva), l'ha fatta tremare anche nella ripresa (un palo e una traversa). Tuttavia, gli uomini di Marino sono stati storditi per ben due volte dalla reazione nerazzurra, nel primo tempo (tre gol in cinque minuti) e nella ripresa (quando, in rapida sequenza, le distanze si sono allungate fino al 5-2). L'Inter torna a vincere in casa; sale di una posizione in classifica e, dopo aver superato il turno di Champions con una gara d'anticipo, si appresta a giocare venerdì sera contro la Lazio, seconda in classifica. Sarà una bella sfida!

Wednesday, November 24, 2010

Sesti in campionato: indietro. Ottavi in Champions: avanti.

Sesti in campionato, dopo le due ultime sconfitte (1-0 nel derby della Madunnina; 2-0 a Verona col Chievo). Ottavi in Champions: con la vittoria contro il Twente (1-0 gol di Cambiasso). Nerazzurri sfortunati e aggrediti dagli infortuni, ma ancora capaci di grandi reazioni. Con un secondo tempo magistrale, i ragazzi di Benitez approdano agli ottavi con un turno d'anticipo e recuperano morale e fiducia, che potranno risultare utili per gli impegni successivi e per il Mondiale per clubs di fine anno.

Wednesday, November 10, 2010

Sperando in tempi migliori...


Aggiornare il diario relativo agli ultimi impegni dei ragazzi di Rafa Benitez è un compito difficile, per chi è abituato a vivere di autentiche "emozioni nerazzurre". In una settimana, dallo scorso martedì a ieri sera 10 novembre, l'Inter ha collezionato una pesante sconfitta in Champions (3-1 a Londra, col Tottenham, gol per i nerazzurri di Eto'o) e due pareggi in campionato (1-1 in casa col Brescia, gol del solito Re Leone; 1-1 a Lecce, gol di Milito), si è fatta raggiungere dagli inglesi alla testa del girone, ha accumulato un ritardo di tre punti sul Milan adesso capolista in campionato. Nel frattempo, si è ulteriormente rimpolpata la lista degli infortuni, con Julio Cesar e Maicon, e con la grave perdita di Walter Samuel che, a seguito di una brutta caduta rimediata nella partita con il Brescia, si è fatto male al ginocchio e, in pratica, rimarrà fermo tutta la stagione. Non preoccupano solo i risultati, la mancanza di gol e gli infortuni. Prima o poi a questi si rimedierà. Preoccupa soprattutto la mentalità dei nerazzurri che non appare più quella vincente degli ultimi anni, soprattutto dell'ultimo che ha abituato il popolo dei fedelissimi a forti emozioni. E' un'Inter un po' remissiva quella delle ultime partite, probabilmente condizionata dagli infortuni, dalla paura di farsi male, dall'assenza dei centrocampisti che fanno da cerniera tra difesa e attacco. E' atteso ad un Rafa Benitez il quale, dovendosi districare tra mille infortuni, attendendo il mercato di gennaio, dove la dirigenza dovrà per forza di cose rimediare con qualche acquisto, è chiamato a risollevare morale e forze fisiche dei suoi uomini. I prossimi impegni sono sicuramente di rilievo. Domenica c'è il derby, più avanti l'impegno col Twente in Champions e a dicembre il mondiale per Clubs dove l'Inter proverà, ma a questo punto non sarà cosa facile, a portare a casa il quinto "titulo" di un anno, il 2010, che comunque vada a finire è già passato alla storia. Amala pazza Inter amala!

Friday, October 29, 2010

Dieci giorni di Inter. Nerazzurri primi in Champions e secondi in campionato

Dieci giorni di Inter - Inter Tottenham 4-3; Inter Sampdoria 1-1; Genoa Inter 0-1), navigando fra infortuni (tantissimi, l'ultimo in ordine di tempo Julio Cesar), assenze (altrettante, alcune ancora pesanti), papere (quella di Genova del portiere ospite), leggerezze (i tre gol di Bale nella partita con il Tottenham), sfuriate (quelle di Benitez dopo la gara con gli inglesi), torti subiti (il gol della Samp a Milano, favorito da una forzatura di Cassano in area nerazzurre), qualche importante ritorno (Muntari col Genoa), una leadership indiscussa (quella di Eto'0 e Snejeder) e una certezza. L'Inter rimane una squadra fortissima, capace di esprimere un bel gioco, velocissima e reattiva, più bella (forse) di quella allenata da Mourinho, un po' più sfigata (nelle finalizzazioni sotto porta e nei tantissimi infortuni), ma sicuramente pronta a regalare ai suoi tifosi nuove emozioni soprattutto in primavera. Le Emozioni nerazzurre. Dieci giorni in cui l'Inter si conferma prima del girone in Champions e fra le squadre di vetta del campionato. Adesso in attesa di Milan-Juve e di Palermo-Lazio è seconda dietro ai biancocelesti. Martedì sera la gara col Tottenham in Inghilterra. Non sarà facile. Ma l'Inter non deluderà le aspettative dei suoi tifosi.

Sunday, October 17, 2010

A pranzo...con il Re Leone!

L'Inter passa a Cagliari con un gran gol del solito Eto'o e, in attesa degli esiti di Catania-Napoli e Bari-Lazio, riconquista la vetta della classifica, seppur in condominio col Milan. La squadra nerazzurra, sulla cui performance hanno pesato assenze ed infortuni, ha retto bene agli assalti della squadra sarda, soprattutto ad inizio della ripresa quando i rossoblù sono andati vicini al pareggio (decisiva una doppia parata di Julio Cesar). Non brillantissimo il gioco dei nerazzurri, ma efficace e concreto come al solito, soprattutto in fase di contenimento. Mercoledì sera, in Champions, all'Inter toccherà affrontare il Tottenham. Intanto, gli uomini di Benitez tornano in testa "a pancia piena" dopo il pranzo di Cagliari.

Sunday, October 3, 2010

Le grandi muraglie. Inter-Juventus 0-0



L'Inter perde la testa della classifica, ma non la faccia. A San Siro contro la Juventus, si è visto da entrambe le parti agonismo, bel gioco e correttezza in campo. E' finita a reti inviolate, avrebbe potuto vincere benissimo una delle due squadre, se fosse stata assistita da un pizzico di fortuna in più. Entrambe le squadre hanno dimostrato di essere in forma. L'Inter ha inizialmente schierato la stessa formazione vittoriosa contro il Werder Brema, ma ha dovuto presto rinunciare a Bibiany (al suo posto è entrato Milito) e, dopo l'intervallo, ha perso pure Cordoba nella ripresa (al suo posto Santon). Snejder ed Eto'o, come sempre, in grande spolvero, la stessa cosa può dirsi per Stankovic. Un po' in ombra Coutinho e Chivu, in evidente difficoltà contro Krasic. Adesso c'è la pausa e l'Inter, seconda in campionato insieme a Milan e Napoli e dietro la Lazio, può tirare il fiato.

Wednesday, September 29, 2010

Inter prima in Campionato e in Champions.

In pochi giorni, l'Inter passa dalle polemiche alla gloria. Polemiche per una partita, quella con Roma di sabato persa all'ultimo minuto, non giocata male, ma senza quella convinzione e cattiveria necessarie per vincere contro i giallorossi. La sconfitta per 1-0 è stata decisamente pesante, ma immeritata. Per fortuna, in campionato l'Inter è sempre prima (in condominio con la Lazio). Gloria in Champions, appena quattro giorni dopo, con l'Inter che si riscopre grande. Quattro gol al Werder Brema, tre dei quali realizzati da Eto'o, e testa della classifica nel girone, insieme al Tottenham (vittorioso per 4-1 sul Twente). Partita perfetta, avversari inconsistenti, e una bella Inter più giovane (con Coutinho e Biabiany per tutta la gara, e Santon e Obi nel secondo tempo), guidata da Eto' e Snejeder, ma sostenuta pure da un ottimo Stankovic (a centrocampo) e da un roccioso Cordoba (a centrocampo). Domenica sera, derby d'Italia contro la Juve.

Wednesday, September 22, 2010

Il Principe si sblocca. Il Re Leone si conferma. Inter sola in vetta

Partita ineccepibile. L'Inter batte in casa 4-0 il Bari e vola da sola in testa alla classifica. Per tutta la gara, si è vista una squadra solida in difesa e a centrocampo, offensiva e veloce in attacco. Si sblocca Milito di testa su azione di Eto'o. Il Re Leone segna poi nella ripresa due calci di rigore (un fallo di mano e un atterramento a Lucio) ed infine ancora Milito in contropiede su passaggio di Coutinho. Adesso i nerazzurri (a +5 sul Milan) andranno a Roma per affrontare i giallorossi prima della gara con il Werder Brema di Champions League.

Sunday, September 19, 2010

La doppietta del Re Leone. Inter in testa

Terza giornata di campionato e l'Inter è in testa alla classifica, in condominio col Cesena (attendendo gli esiti di Sampdoria-Napoli). Questa volta l'Inter ha giocato bene, è apparsa più tonica, convincente ed offensiva. Palo di Stankovic nel primo tempo, un'uscita provvidenziale di Sirigu su Milito, tante occasioni da gol per i nerazzurri, ma è il Palermo a passare in vantaggio nell'unica azione di contropiede. Nella ripresa, ancora i ragazzi di Benitez vicini al gol (con Milito), ma è il camerunense Eto'o, il Re Leone, a ribaltare il risultare con una doppietta. Sul finale, Pandev vicino alla terza marcatura, e palo di Pastore negli ultimi minuti. Questa volta abbiamo rivisto l'Inter che conoscevamo, quella del "triplete". E il risultato del Barbera restituisce motivazione ed orgoglio ai nerazzurri.

Tuesday, September 14, 2010


Finisce 2-2 al debutto in Champions League e, tutto sommato, il risultato è onesto poichè riflette ciò che si è visto in campo. Un'Inter meno brillante e costantemente messa in difficoltà dal Twente nel primo tempo. Nerazzurri più in palla ed offensivi nella ripresa. C'è ancora da lavorare sul piano del gioco e della forma fisica, qualcuno è più avanti (Eto'o, Snejder), qualche altro più indietro (Milito, Maicon); spetta adesso a Benitez tirare le fila del discorso e far ripartire una squadra che, sul piano del potenziale di gioco e giocatori, rimane tra le più forti in Europa. I gol per l'Inter di Snejder ed Eto'0; per gli olandesi Janssen su punizione e autogol di Milito su calcio d'angolo. In pratica, i nerazzurri hanno preso entrambi i gol su palle inattive. Infortunio a Pandev; timido debutto internazionale di Coutinho.

Saturday, September 11, 2010

Inter-Udinese 2-1. I nerazzurri in testa alla classifica


In attesa di conoscere gli esiti delle altre partite della II giornata di campionato, l'Inter è in testa alla classifica. Nell'anticipo del sabato, ha battuto 2-1 l'Udinese (gol di Lucio ed Eto'o per i nerazzurri, pareggio momentaneo di Floro Flores), evidenziando ancora un forte ritardo di forma e di gioco, soffrendo molto contro una squadra più pimpante e fisicamente in forma. Il successo riporta un po' di tranquillità nell'ambiente nerazzurro, che si appresta a vivere settimane di fuoco con gli impegni in Champions e in campionato.

Tuesday, August 31, 2010

0-0 alla prima di campionato e all'ultima del mercato

L'Inter come Manchester City e come Real Madrid. Stecca alla prima giornata di campionato, a Bologna. Finisce 0-0 con un secondo tempo più in crescendo, una squadra migliorata rispetto alla Supercoppa europea, ma ancora in ritardo di gioco e di preparazione fisica. Rafa Benitez ha molto da lavorare, tenuto conto che dalla dirigenza nerazzurra non ha ricevuto quei rinforzi richiesti. L'Inter chiude il mercato a bocca asciutta. Non ha risposto al Milan (acquistati Ibrahimovic e Robinho) e alla Roma (acquistato Borriello). Forse l'Inter tornerà sul mercato a Gennaio.

Monday, August 30, 2010

Un nuovo campionato, nuove emozioni nerazzurre

Questa sera l'Inter debutta in campionato, nel posticipo serale contro il Bologna. In bocca al lupo ai nerazzurri di Rafa Benitez e pronti al via per un'altra edizione della Serie A che, ne siamo sicuri, vedrà ancora volta l'Inter tra i protagonisti. Si è chiusa un'annata straordinaria, per certi versi irripetibile, con quattro vittorie fra Coppa Italia, campionato, Champions League e Supercoppa Tim. E' sfumato il sogno di un altro titolo, con la conquista della Supercoppa europea, ma si spera ancora nel Mondiale per club che si disputerà a Dicembre. Salutato e ringraziato Mourinho per ciò che ha saputo fare e dare, l'Inter, più forte anche dal punto di vista societario, adesso guarda ancora più avanti, consapevole del fatto che ci sono le premesse per iniziare un grande ciclo, e ancor più consapevole che, soprattutto in campionato, sarà ancora una volta la squadra da battere e dunque il "target" preferito dagli avversari di turno, a cominciare dal Milan di Allegri. Orgoglio e commitment dei tifosi nerazzurri non mancheranno. L'Inter è una squadra capace di suscitare grandi emozioni, come è accaduto per la passata stagione. Emozioni nerazzurre, emozioni di una grande squadra europea e mondiale. Amala pazza Inter amala!

Friday, August 27, 2010

Piccola Inter

L'Inter sciupa a Montecarlo l'opportunità di vincere il quinto titolo della stagione. Nella finale di Supercoppa europea, i nerazzurri di Rafa Benitez perdono 2-0 (gol di Reyes e Aguero nella ripresa), dimostrando un netto ritardo di preparazione e di gioco rispetto ai più vivaci spagnoli. Pessima la prestazione del collettivo, irriconoscibili alcuni giocatori (Maicon. Julio Cesar, Milito). Nulla da aggiungere! Adesso inizia il campionato con la prima sfida a Bologna, che sarà giocata nel posticipo di lunedi'.

Saturday, August 21, 2010

Il quarto titulo

Quarto "titulo" della stagione per l'Inter. Ai nerazzurri, adesso guidati in panchina da Rafa Benitez, va la Supercoppa TIM, dopo la Coppa Italia, lo Scudetto e la Champions League. Al Meazza, la squadrà si è imposta per 3-1 sulla Roma, dimostrando, dopo un primo tempo a fasi alterne, di saper reagire bene al gol segnato da Riise. Prima dell'intervallo, Pandev, approfittando di una grossa leggerezza difensiva, ha realizzato il pareggio. Nella ripresa, doppietta di Eto'o. La Roma ha giocato bene, specie nel primo tempo, dimostrando di metter in difficoltà i nerazzurri che, comunque, guidati da Snejder e Maicon in splendida forma, hanno prodotto un paio di azioni significative. Poi, nella ripresa, la Roma è calata, ha sprecato, è stata leggera in difesa ed incerta in porta, ed è venuta fuori l'Inter, sicuramente più concreta, più offensiva, e supportata dall'ottimo gioco di palla. L'organico, lo ha detto Rafa Benitez a fine gara, è quello finora vincente che ha garantito all'Inter la conquista degli altri titoli. In campo, nella ripresa, Stankovic, Mariga e Materazzi al posto di Zanetti, Pandev e Snejder. L'Inter si prepara adesso alla Supercoppa europea, in programma il 27 agosto, contro l'Atletico Madrid. Le premesse appaiono buone. C'è da lavorare per migliorare il gioco, ma lo spirito è quello giusto. Amala pazza Inter amala!

Saturday, May 22, 2010

Inter regina d'Europa



Questa foto passerà alla storia. Il capitano Zanetti, raggiante di gioia, solleva al cielo la Coppa dei Campioni, la terza vinta dall'Inter nella sua storia, il "terzo titulo" consecutivo ottenuto quest'anno dai ragazzi di Mourinho (dopo la Coppa Italia e il 18° scudetto). Si chiude, nel modo più bello ed emozionante, un anno straordinario, iniziato la scorsa estate con una campagna acquisti intelligente e mirata che lasciava presagire qualcosa di importante (Lucio, Milito, Eto'o, Snejder, Thiago Motta, per finire con Pandev a gennaio) dopo il primo "titulo" vinto da Mourinho alla sua prima stagione in nerazzurro, quando ancora c'era Ibrahimovic. L'Inter ha cambiato completamente assetto di gioco e via via è diventata sempre più forte e dotata della giusta mentalità per vincere. La finale di Madrid è la riprova di questa filosofia di gioco voluta da Mourinho e trasferita ai giocatori dal mago di Setubal. Un gol per tempo, entrambi dai piedi di un ottimo Milito, e per il Bayern Monaco non c'è stata alcuna possibilità di impensierire seriamente i nerazzurri. Si chiude un anno straordinario, segnato dalla cavalcata solitaria dell'Inter in campionato, arrestatasi verso la fine, ma rivitalizzato, nello sprint finale, da un entusiasmante duello con la Roma di Ranieri. Un anno in cui l'Inter ha finalmente acquisito in Europa una mentalità vincente, battendo Chelsea, CSKA Mosca e Barcellona prima di raggiungere la finale di Madrid col Bayern. Un anno impreziosito anche dalla vittoria in Coppa Italia, all'Olimpico, con la Roma di Totti & Co. contro cui si stava lottando testa a testa nelle battute finali del campionato. Dopo appena due anni, si chiude un ciclo, con Mourinho che lascerà e con alcuni giocatori che potrebbero andar via. Ma ci sono tutte le premesse perchè si possa aprire un altro ciclo. E non smetteremo mai di cantare: Amala, pazza Inter amala!

Sunday, May 16, 2010

L'Inter vince il 18 scudetto


La copertina è dedicata al Principe Milito, l'artefice di questa grande vittoria.
L'Inter vince il diciottesimo scudetto, il quinto negli ultimi quattro anni (considerata l'assegnazione a tavolino dello scudetto 2006). La squadra di Mourinho, vincendo le due ultime gare, quella interna col Chievo (4-3) e la trasferta di Siena (1-0), mantiene inalterate le distanze dalla Roma che, nelle ultime settimane, era balzata in testa, approfittando di un leggero calo di tensione dei nerazzurri. La vittoria in campionato è il secondo "titulo" della stagione nerazzurra, dopo la Coppa Italia. Adesso i ragazzi di Mourinho saranno impegnati nella sfida più impegnativa della stagione, quella di Madrid che vale la Champions League, contro un Bayern che ha fin qui ripetuto lo stesso cammino dei nerazzurri, vittoria in Campionato e Coppa.

Thursday, May 6, 2010

L'Inter vince la Coppa Italia e si prepara alle altre finali

L'Inter vince a Roma la finale della Tim Cup (1-0 gol di Milito sul finire del primo tempo) e si prepara a giocare le due ultime partite di campionato e la finale di Champions a Madrid. La gara all'Olimpico contro gli uomini di Ranieri è stata ben giocata, dimostrando possesso di palla, abilità difensiva, trame di centrocampo, e ripartenze in contropiede. Tra i migliori Julio Cesar, Balotelli, gli infaticabili Eto' o e Milito, Maicon e l'instancabile capitan Zanetti. Con maggior serenità, l'Inter si appresta adesso ad affrontare i prossimi impegni.

Sunday, May 2, 2010

Lazio-Inter 0-2: nerazzurri ancora in testa

A due giornate dalla fine del campionato, l'Inter resiste ancora in vetta alla classifica e tiene a due lunghezze la Roma di Ranieri che incontrerà mercoledì sera, proprio all'Olimpico, per la finale della Tim Cup. La partita con la Lazio non ha avuto storia. Troppa la differenza tecnica fra le due squadre. L'Inter ha sprecato molte occasioni durante il primo tempo, l'unica frazione di gioco in cui la Lazio si è resa pericolosa. Completamente diverso il secondo tempo, in cui i nerazzurri si sono limitati a controllare la partita, pur chiudendola definitivamente con la seconda rete messa a segno. I gol di Samuel (alla fine del primo tempo) e Thiago Motta. Entrambi di testa. La Lazio è stata incapace di reagire ai nerazzurri, è stata anche un po' tenera, dato che il risultato di Atalanta-Bologna 1-1 sancisce, seppur non matematicamente, la salvezza dei biancocelesti. Si è giocato in un clima surreale, con i supporters della Lazio a tifare Inter. Evidentemente, i pollici in basso di Totti durante il derby di qualche settimana fa non si dimenticano facilmente.

Thursday, April 29, 2010

Inter Eroica

La prima pagina del Corriere dello Sport del 29 aprile 2009

Inter Muro di Gloria

La prima pagina della Gazzetta dello Sport del 29 aprile 2009, il giorno dopo Barcellona-Inter 1-0 (gol di Piquet).

L'Inter va a Madrid per la finale di Champions

E' un finale di stagione all'insegna dell'Inter. E' una tarda primavera che si colora di nerazzurro e che profuma di vittorie della Beneamata. Manca poco meno di un mese alla conclusione degli impegni ufficiali della stagione, e l'Inter di Mourinho può giocare su ben tre fronti: il finale del campionato, a partire dal posticipo serale di domenica sera con la Lazio e, a chiudere, l'impegno casalingo col Chievo e la trasferta di Siena; la finale della Tim Cup con la Roma il 5 maggio; la finale di Champions, a Madrid, il 22 maggio contro il Bayern, trentotto anni dopo l'ultima finale giocata (ma persa) con l'Ajax. E' difficile la "tripletta", ma non è impossibile. E' un sogno, ma guai a spegnere sul nascere i sogni. Vittorie possibili, sogni, non ossessioni! E' una Inter forte e determinata, compatta e ambiziosa, che arriva un po' stanca e assai provata psicologicamente sul finale di questa stagione, ma che può giocarsi il titolo su tutti e tre i fronti, col generoso entusiasmo e supporto dei suoi tifosi. La partita di ieri sera, a Barcellona, contro la squadra blaugrana, esacampione per via dei successi ottenuti in altrettante competizioni, è stata la conferma, semmai ve ne fosse bisogno, di una grande superiorità dell'Inter, capace adesso si affrontare a viso aperto tutte le grandi squadre d'Europa. Un'Inter che, grazie a Mourinho, ha cambiato mentalità. Un'Inter squadra di straordinari campioni, ma all'occorrenza di grandi e tenaci operai. Ieri sera una tempesta di emozioni, di emozioni nerazzurre. Adesso la parte più difficile, ma più entusiasmante, di questo finale di stagione. Forza Inter!

Saturday, April 24, 2010

3-1 e 3-1: la Champions e il Campionato

Intensa settimana di emozioni per l'Inter e i suoi sostenitori. Con due punteggi identici (3-1) ottenuti ribaltando il gol iniziale subito, l'Inter mantiene aperte le speranze sia sulla Champions che sul campionato. Martedì sera, i ragazzi di Mourinho sono stati autori di una splendida gara contro il Barcellona: andati in svantaggio con gol di Pedro, hanno rimontato con i gol di Snjeder (nel primo tempo), di Maicon e Milito (nella ripresa). Adesso l'Inter dovrà affrontare una impegnativa gara di ritorno al Camp Nou di Barcellona, ma la finale non è più una chimera. Ieri sera, nell'anticipo di campionato, la squadra nerazzurra, andata in svantaggio con l'Atalanta per il gol di Tiribocchi, ha ripreso in mano il pallino della gara, ribaltando il punteggio con i gol di Milito e Mariga (nel primo tempo) e di Chivu (nella seconda frazione di gioco). L'Inter torna in testa, a +2 sulla Roma. E sebbene, per 24 ore, questa posizione di leadership metterà pressione alla squadra di Ranieri, impegnata in casa contro una Sampdoria desiderosa di riagguantare il quarto posto in campionato. La prossima settimana sarà non meno emozionante: il Barca mercoledì sera e la Lazio nel posticipo di domenica. Due sfide molto decisive per il finale di stagione, già impreziosito dalla finale di Coppa Italia che l'Inter giocherà il 5 maggio contro la Roma all'Olimpico.

Friday, April 16, 2010

All'Inter il derby d'Italia. Iniezione di fiducia per la partita col Barca

L'Inter batte 2-0 la Juve nel derby d'Italia (gol di Maicon e di Eto'o) e torna a +2 sulla Roma, in attesa del derby capitolino di domenica. E' stata una settimana intensa per i nerazzurri. Di vere emozioni nerazzurre. Sabato sera, pareggiando 2-2 a Firenze coi viola di Prandelli, la squadra di Mourinho ha di fatto consegnato la testa della classifica alla Roma, vittoriosa domenica contro l'Atalanta. Ed ancora coi viola, martedi' sera, l'Inter si è guadagnata la finale di Coppa Italia, vincendo a Firenze; adesso è in attesa di sapere chi, fra Roma ed Udinese, la sfiderà. Stasera partita perfetta contro la Juve, con numerose occasioni sia nel primo che nel secondo tempo. Hanno deciso un gran gol di Maicon e un gol di Eto'o in pieno recupero. L'Inter guarda con fiducia alla semifinale di martedi' sera col Barcellona di Guardiola.

Thursday, April 8, 2010

Inter in semifinale di Champions. In campionato +1 sulla Roma

Con la vittoria a Mosca sul CSKA (nella foto il gol di Snjeder su punizione al 6' del primo tempo), l'Inter (vincitrice all'andata per 1-0 con gol di Milito) approda sette anni dopo alla semifinale di Champions League dove incontrerà il Barcellona. Esattamente sette anni dopo quel doppio pareggio che, per effetto dei gol realizzati in trasferta, regalò allora al Milan la finale contro la Juventus. Speriamo che questa volta vada meglio, ma non sarà facile considerato il rango degli avversari, approdati alla semifinale dopo il pareggio di Londra con l'Arsenal (2-2, doppietta di Ibrahimovis) e il 4-1 casalingo in cui tutte le marcature sono state realizzate da uno scatenatissimo Messi. Nell'altra semifinale di Champions, sfida franco-tedesca fra il Lione (che ha eliminato il Bordeaux) e il Bayern (che ha "buttato fuori" dall'Europa il Manchester United). In campionato, la sconfitta all'Olimpico contro la Roma (2-1) ha regalato a tutti un interessante finale di stagione. La squadra di Ranieri è adesso a -1, anche il Milan è in corsa. Nell'ultimo turno, giocato alla vigilia di Pasqua, l'Inter ha vinto in casa 3-0 contro il Bologna (doppietta di Thiago Motta e gol del "figliol prodigo" Balotelli), ma hanno vinto pure le dirette avversarie e pertanto le distanze rimangono invariate. Sabato pomeriggio l'Inter giocherà a Firenze una delicatissima partita contro i viola di Prandelli. Ad maiora, come sempre!

Wednesday, March 24, 2010

Inter-Livorno 3-0. Spettacolare Eto'o

Spettacolare Eto'o
E l'Inter allunga: +4

Battuto 3-0 il Livorno con una doppietta del camerunese nel primo tempo: gran tiro di destro e rovesciata da applausi. Nella ripresa chiude Maicon, ottimo rientro di Chivu dopo il terribile incidente del 6 gennaio: gioca col caschetto e si prende gli applausi dello stadio. Livorno sempre ultimo, ora la salvezza è distante 8 punti

Maicon dopo il 3° gol. Afp
Maicon dopo il 3° gol. Afp

MILANO, 24 marzo 2010 - Diciamoci la verità: prima del gol di Londra, qualcuno, sugli spalti di San Siro, iniziava a storcere il naso per le prestazioni di Eto'o. Il ragazzo era tornato in non ottime condizioni dalla coppa D'Africa, il gol nel 2010 era smarrito, Milito gli rubava la scena. Si contavano i gol falliti dimenticando il curriculum del giocatore e l'accoglienza che gli avevano riservato, al ritorno, i suoi ex tifosi del Barça. Oggi i critici si sono alzati ad applaudire: doppietta di Eto'o al Livorno, due reti belle da vedere e pesanti per la corsa allo scudetto, che hanno chiuso una gara non senza problemi. L'Inter vince 3-0, ritrova la vittoria in casa che mancava dal 7 febbraio e festeggia il gol del Parma di Bojinov che riporta a 4 i punti di vantaggio su Milan e Roma, aspettando la sfida dell'Olimpico

Il secondo gol di Eto'o. Reuters
Il secondo gol di Eto'o. Reuters

LA DOPPIETTA DI ETO'O — Eto'o dà la svolta alla gara al 36' del primo tempo: Julio Cesar ha appena salvato il risultato su Pulzetti, parte il contropiede Inter che Thiago Motta rifinisce, pescando il camerunese in area. Dribbling secco su Perticone e tiro di destro sul secondo palo. Gol bello? Forse anche meglio il secondo, cinque minuti dopo: Pandev entra in area e mette un cross morbido, Eto'o la arpiona in rovesciata sorprendendo tutti, per primo Rubinho. Applausi, gara chiusa e decimo gol per l'ex Barcellona, che segna una doppietta in una delle poche gare stagionali in cui, per l'assenza di Milito, ha giocato da centravanti puro. In forma in primavera, quando conta.

Chivu ed Eto'o. Reuters
Chivu ed Eto'o. Reuters

TRIDENTE E CASCHETTO — Il primo gol di Eto'o arriva dopo 258 minuti di digiuno di reti nerazzurre a San Siro: una eternità, visto come era iniziato il campionato. Anche ieri non è che la manovra abbia impressionato, complici anche le importanti assenze (Sneijder, Milito, oltre al punito Balotelli). Mourinho sceglie un tridente puro e chiede a Maicon di salire molto: ma per mezz'ora i tre davanti faticano ad avere palloni. Il segreto, paradossalmente, è quello di lasciare spazio al Livorno. Si perde un po' di possesso palla, ma in velocità gli attaccanti nerazzurri riescono a fare male. Pandev non sarà precisissimo (assist a parte) per tutta la gara, Quaresma addiritura strappa gli applausi dello stadio (che in passato lo aveva fischiato parecchio): il portoghese svaria su entrambe le fasce, impegna due volte in un minuto Rubinho (sullo 0-0), piazza cross ripetuti e soprattutto pare aver sotterrato la "trivela", che qui da noi non è mai piaciuta granché. Applausi anche per Thiago Motta, che trova due assist, dimostrandosi giocatore di qualità quando i ritmi non sono altissimi. Pochi problemi per Materazzi e Cordoba (specie dopo il 45'), mentre Maicon si concede il terzo gol (una bomba da distanza ravvicinata dopo l'ennesima discesa). Chiude la difesa e la serata di buone notizie il rientro a pieno regime di Cristian Chivu: gioca con il caschetto (da rugby ma fatto su misura) e appare non condizionato né in ritardo di condizione.

Mario Balotelli sorridente in tribuna con Snejider. Ansa
Mario Balotelli sorridente in tribuna con Snejider. Ansa

LIVORNO, POCHE SPERANZE — Al Livorno restano oltre mezz'ora giocata quasi alla pari con la capolista, ma poche speranze di rimettere in sesto una stagione nata male. I livornesi restano ultimi, la salvezza è ora distante otto punti, l'impressione è che si sia venuti a Milano senza troppe speranze. Lucarelli infatti resta in panchina, Cosmi imbottisce il centrocampo e vede i suoi sprecare due occasioni con Danilevicius (centra Cordoba) e Pulzetti. Rivas fino al gol di Eto'o tiene in piedi i suoi, ma già dopo il destro del camerunese la squadra va virtualmente al tappeto. Nel secondo tempo quasi non ci prova. "Non sono queste le partite in cui bisogna far punti" dicono di solito gli allenatori delle pericolanti. Ma il Livorno deve fare punti inattesi, per sperare.

Valerio Clari© RIPRODUZIONE RISERVATA

Wednesday, March 17, 2010

Sicilia-Londra-Sicilia

Settimana intensa per i nerazzurri di Mourinho. Due volte in Sicilia, in meno di otto giorni e in mezzo la trasferta a Londra. E' stata una settimana di emozioni nerazzurre. A Catania, l'Inter, con la testa più a Londra che alla partita siciliana, è caduta sotto i colpi dei motivatissimi giocatori dell'ex Mihalovic. A Londra, contro il Chelsea, la squadra nerazzurra è stata capace di una grande impresa, superando i blues per 1-0. In Sicilia, l'Inter è tornata sabato sera a giocare contro il Palermo. E' finita 1-1, ma in virtù dell'analogo risultato conseguito dal Milan in casa col Napoli, la squadra di Mourinho conserva la leadership in classifica. Adesso si guarda agli impegni dei prossimi otto giorni, il Livorno in casa, la trasferta di Roma, l'andata dei quarti in Champions League. Saranno sempre e comunque emozioni nerazzurre.

Sunday, March 7, 2010

Inter-Genoa 0-0

Una brutta Inter (per oltre un'ora) in una brutta partita. Un'occasione persa per allungare sul Milan. Un'occasione persa in generale. No comment.

Sunday, February 28, 2010

Cuore nerazzurro: 2-1 contro il Chelsea, 3-2 ad Udine

Settimana intensa per i nerazzurri. Mercoledì sera la gara di andata degli ottavi contro il Chelsea. Punteggio finale 2-1 con gol di Milito e Cambiasso. Oggi, vittoria in campionato ad Udine con i gol di Balotelli, Maicon e Milito. E' cuore nerazzurro! Vittorie di testa, di gioco, ma soprattutto di cuore. Di un gruppo che, nonostante le polemiche, le squalifiche e le diffidenze, si mantiene unito e forte. Cuore nerazzurro, palpitante quello dei moltissimi tifosi nerazzurri! Inter ancora prima in classifica, Milan a -4, Roma più lontana. La primavera nerazzurra si annuncia interessante.

Sunday, February 21, 2010

E' arrivato il momento....

Il campionato entra nel vivo e il pareggio casalingo di ieri sera contro la Sampdoria (che vale come una vittoria!) alimenta le speranze degli inseguitori, la Roma e il Milan, che vivono nell'illusione di agguantare i nerazzurri, alla vetta della classifica. Il campionato entra anche nel vivo delle polemiche, dei sospetti, dei battibecchi a distanza e, come sempre, si rafforza a questo punto della stagione, come è accaduto negli anni passati, un diffuso atteggiamento anti-Inter. Uno strisciante atteggiamento che poi qualcuno - pescato ad arte fra arbitri incapaci, giocatori in campo rissosi e in cerca di gloria e mass media alla ricerca di gossip - si sforza di tradurre in comportamenti lesivi dell'onore nerazzurro e in iniziative penalizzanti per il gioco della squadra di Mourinho. La gara di ieri sera è stata l'ennesima dimostrazione di questa catena di atteggiamenti-comportamenti. Il derby con il Milan era stato soltanto l'antipasto di un ricco menu che attende l'Inter in questo girone di ritorno. Per fortuna, la squadra c'è; il gruppo è straordinariamente unito; Mourinho (antipatico con gli altri, ma grande leader del suo gruppo) fa da scudo rispetto ad arbitri, mass media e colleghi allenatori che aspettano l'occasione propizia per far capitolare l'Inter. Per fortuna, come recita una canzone, c'è solo l'Inter. E, per fortuna, come invita a ribadire un blog per soli nerazzurri, io sono interista. Interista con forte orgoglio e grande intramontabile passione, ed un forte senso dell'onore. Interista, che adesso che è arrivato il momento, guarda con un pizzico di speranza in più alla partita di Mercoledì sera contro il Chelsea.

Saturday, February 20, 2010

Incrollabile Inter.

MILANO, 20 febbraio 2010 - Carlo Ancelotti, davanti alla tivù, si sarà divertito. Non è la vigilia liscia che sognavano Mourinho e Moratti prima dell’impegno di Champions. L’Inter deve sfiancarsi per portare a casa uno 0-0 contro la Samp e mantenere l’imbattibilità interna. Gioca oltre un tempo in nove, dopo i rossi a Samuel e Cordoba, copre il campo come può, prova persino a colpire in contropiede. Nervi e corsa, mentre la Samp non sfrutta un’ottima occasione per dare una spallata al dominio nerazzurro in Italia. Già, perché ci sarebbe anche il campionato: il pareggio potrebbe far riavvicinare Roma e Milan, ma lo 0-0, alla fine, è accolto come una vittoria da San Siro. Terzo pareggio di fila, secondo gara senza gol, ma i campioni non hanno intenzione di abdicare. Si sentono però in lotta contro il mondo intero ("Soltanto in sei ci possono battere" avrebbe sibilato un livido Mourinho entrando nello spogliatoio) e anche per questo forse si spiega il silenzio stampa a fine partita.

Cordoba lascia i compagni in 9. Ansa
Cordoba lascia i compagni in 9. Ansa

SETTE MINUTI, DUE ROSSI — I sei minuti che infiammano la partita arrivano fra il 31’ e il 38’ del primo tempo, dopo una mezz’ora di calma quasi piatta (un tiro per parte, squadre corte, pochi spazi). Lancio lungo per Pozzi, Cordoba buca, Samuel difende la posizione sull’attaccante allargando il braccio che va sul collo di Pozzi. L’argentino è già ammonito, Tagliavento comunque gli rifila un rosso diretto. Sulla punizione Cordoba esce chiaramente troppo presto dalla barriera: giallo. Passa qualche minuto e su una palla a centrocampo Cordoba entra come un treno su Pozzi, che peraltro ci aggiunge un "carpiato". Secondo giallo, Inter in nove. Ok, Pozzi non vincerà il premio fair-play (già dai primi minuti tendeva ad accentuare i contatti), ma se l’Inter finisce in nove buona parte della colpa è nell’ingenuità e nel nervosismo, più che in chiari errori di Tagliavento. Mourinho aggiusta con un 4-3-1 con Cambiasso centrale difensivo e Eto’o e Sneijder centrocampisti esterni (Stankovic centrale). Nel frattempo San Siro si infiamma e Mourinho si lascia andare a uno show personale che toccherà il vertice del cattivo gusto nel gesto delle manette mostrato in Eurovisione.

PAÑOLADA — La tensione non cala nel secondo tempo: l’Inter come da recente usanza entra in ritardo (stavolta con l’arbitro), all’11’ scatta la pañolada: cross sul secondo palo, Eto’o va giù in area. Non c’è contatto con Zauri, ma al giallo per simulazione (Tagliavento poteva evitarlo) dagli spalti spuntano migliaia di fazzoletti bianchi. Protesta corale, mentre Mourinho scoppia a ridere in panchina.

Pozzi e Pazzini non riescono ad incidere. Ansa
Pozzi e Pazzini non riescono ad incidere. Ansa

SAMP, MANCA L'AFFONDO — In doppia superiorità numerica per un tempo (diventerà singola quando Pazzini riceverà il secondo giallo per un fallo su Stankovic), la Sampdoria non riesce ad affondare, né a far paura a Julio Cesar: la prima conclusione è un colpo di testa debole di Pozzi alla mezz’ora, le due punte (finché sono due) non ricevono palle giocabili, nonostante Palombo, che gode di libertà, provi ad allargare il gioco. Semioli, Guberti e Mannini non saltano mai l’uomo.

INTER DI SACRIFICIO — Se l’imbattibilità interna nerazzurra resiste in condizioni estreme, però, non è solo per demerito della Samp. Milito è fondamentale nel tenere palla in attacco e abbozzare dei contropiede, Sneijder ed Eto’o si sacrificano a centrocampo, Lucio ci mette energia e senso della posizione, Cambiasso e Zanetti si confermano il cervello della squadra di Mourinho. Che prova persino a vincere, con una punizione dai trenta metri di Sneijder e con un contropiede Pandev-Eto’o (al 33’): Storari chiude la porta al camerunese.

Valerio Clari© RIPRODUZIONE RISERVATA