Sunday, February 28, 2010

Cuore nerazzurro: 2-1 contro il Chelsea, 3-2 ad Udine

Settimana intensa per i nerazzurri. Mercoledì sera la gara di andata degli ottavi contro il Chelsea. Punteggio finale 2-1 con gol di Milito e Cambiasso. Oggi, vittoria in campionato ad Udine con i gol di Balotelli, Maicon e Milito. E' cuore nerazzurro! Vittorie di testa, di gioco, ma soprattutto di cuore. Di un gruppo che, nonostante le polemiche, le squalifiche e le diffidenze, si mantiene unito e forte. Cuore nerazzurro, palpitante quello dei moltissimi tifosi nerazzurri! Inter ancora prima in classifica, Milan a -4, Roma più lontana. La primavera nerazzurra si annuncia interessante.

Sunday, February 21, 2010

E' arrivato il momento....

Il campionato entra nel vivo e il pareggio casalingo di ieri sera contro la Sampdoria (che vale come una vittoria!) alimenta le speranze degli inseguitori, la Roma e il Milan, che vivono nell'illusione di agguantare i nerazzurri, alla vetta della classifica. Il campionato entra anche nel vivo delle polemiche, dei sospetti, dei battibecchi a distanza e, come sempre, si rafforza a questo punto della stagione, come è accaduto negli anni passati, un diffuso atteggiamento anti-Inter. Uno strisciante atteggiamento che poi qualcuno - pescato ad arte fra arbitri incapaci, giocatori in campo rissosi e in cerca di gloria e mass media alla ricerca di gossip - si sforza di tradurre in comportamenti lesivi dell'onore nerazzurro e in iniziative penalizzanti per il gioco della squadra di Mourinho. La gara di ieri sera è stata l'ennesima dimostrazione di questa catena di atteggiamenti-comportamenti. Il derby con il Milan era stato soltanto l'antipasto di un ricco menu che attende l'Inter in questo girone di ritorno. Per fortuna, la squadra c'è; il gruppo è straordinariamente unito; Mourinho (antipatico con gli altri, ma grande leader del suo gruppo) fa da scudo rispetto ad arbitri, mass media e colleghi allenatori che aspettano l'occasione propizia per far capitolare l'Inter. Per fortuna, come recita una canzone, c'è solo l'Inter. E, per fortuna, come invita a ribadire un blog per soli nerazzurri, io sono interista. Interista con forte orgoglio e grande intramontabile passione, ed un forte senso dell'onore. Interista, che adesso che è arrivato il momento, guarda con un pizzico di speranza in più alla partita di Mercoledì sera contro il Chelsea.

Saturday, February 20, 2010

Incrollabile Inter.

MILANO, 20 febbraio 2010 - Carlo Ancelotti, davanti alla tivù, si sarà divertito. Non è la vigilia liscia che sognavano Mourinho e Moratti prima dell’impegno di Champions. L’Inter deve sfiancarsi per portare a casa uno 0-0 contro la Samp e mantenere l’imbattibilità interna. Gioca oltre un tempo in nove, dopo i rossi a Samuel e Cordoba, copre il campo come può, prova persino a colpire in contropiede. Nervi e corsa, mentre la Samp non sfrutta un’ottima occasione per dare una spallata al dominio nerazzurro in Italia. Già, perché ci sarebbe anche il campionato: il pareggio potrebbe far riavvicinare Roma e Milan, ma lo 0-0, alla fine, è accolto come una vittoria da San Siro. Terzo pareggio di fila, secondo gara senza gol, ma i campioni non hanno intenzione di abdicare. Si sentono però in lotta contro il mondo intero ("Soltanto in sei ci possono battere" avrebbe sibilato un livido Mourinho entrando nello spogliatoio) e anche per questo forse si spiega il silenzio stampa a fine partita.

Cordoba lascia i compagni in 9. Ansa
Cordoba lascia i compagni in 9. Ansa

SETTE MINUTI, DUE ROSSI — I sei minuti che infiammano la partita arrivano fra il 31’ e il 38’ del primo tempo, dopo una mezz’ora di calma quasi piatta (un tiro per parte, squadre corte, pochi spazi). Lancio lungo per Pozzi, Cordoba buca, Samuel difende la posizione sull’attaccante allargando il braccio che va sul collo di Pozzi. L’argentino è già ammonito, Tagliavento comunque gli rifila un rosso diretto. Sulla punizione Cordoba esce chiaramente troppo presto dalla barriera: giallo. Passa qualche minuto e su una palla a centrocampo Cordoba entra come un treno su Pozzi, che peraltro ci aggiunge un "carpiato". Secondo giallo, Inter in nove. Ok, Pozzi non vincerà il premio fair-play (già dai primi minuti tendeva ad accentuare i contatti), ma se l’Inter finisce in nove buona parte della colpa è nell’ingenuità e nel nervosismo, più che in chiari errori di Tagliavento. Mourinho aggiusta con un 4-3-1 con Cambiasso centrale difensivo e Eto’o e Sneijder centrocampisti esterni (Stankovic centrale). Nel frattempo San Siro si infiamma e Mourinho si lascia andare a uno show personale che toccherà il vertice del cattivo gusto nel gesto delle manette mostrato in Eurovisione.

PAÑOLADA — La tensione non cala nel secondo tempo: l’Inter come da recente usanza entra in ritardo (stavolta con l’arbitro), all’11’ scatta la pañolada: cross sul secondo palo, Eto’o va giù in area. Non c’è contatto con Zauri, ma al giallo per simulazione (Tagliavento poteva evitarlo) dagli spalti spuntano migliaia di fazzoletti bianchi. Protesta corale, mentre Mourinho scoppia a ridere in panchina.

Pozzi e Pazzini non riescono ad incidere. Ansa
Pozzi e Pazzini non riescono ad incidere. Ansa

SAMP, MANCA L'AFFONDO — In doppia superiorità numerica per un tempo (diventerà singola quando Pazzini riceverà il secondo giallo per un fallo su Stankovic), la Sampdoria non riesce ad affondare, né a far paura a Julio Cesar: la prima conclusione è un colpo di testa debole di Pozzi alla mezz’ora, le due punte (finché sono due) non ricevono palle giocabili, nonostante Palombo, che gode di libertà, provi ad allargare il gioco. Semioli, Guberti e Mannini non saltano mai l’uomo.

INTER DI SACRIFICIO — Se l’imbattibilità interna nerazzurra resiste in condizioni estreme, però, non è solo per demerito della Samp. Milito è fondamentale nel tenere palla in attacco e abbozzare dei contropiede, Sneijder ed Eto’o si sacrificano a centrocampo, Lucio ci mette energia e senso della posizione, Cambiasso e Zanetti si confermano il cervello della squadra di Mourinho. Che prova persino a vincere, con una punizione dai trenta metri di Sneijder e con un contropiede Pandev-Eto’o (al 33’): Storari chiude la porta al camerunese.

Valerio Clari© RIPRODUZIONE RISERVATA

Wednesday, February 10, 2010

Parma-Inter 1-1


Non c'è stato il consueto abbraccio fra Milito e Pandev, come era già successo domenica scorsa nella gara casalinga contro il Cagliari. A Parma, in una fredda serata, è finita 1-1 nella partita di recupero non giocata qualche settimana fa, per via della nevicata. Non c'è stata neve questa sera a Parma, ma non c'è stata nemmeno l'Inter dalla partita perfetta. Primo tempo meno interessante del secondo, reso vivace quest'ultimo dal gol del Parma (al 10') cui l'Inter ha replicato qualche minuto dopo (al 14') con Balotelli, appena entrato in campo al posto di Thiago Motta, insieme a Santon al posto di Cordoba. Nella prima frazione di gioco, l'Inter si era resa pericolosa con Pandev (un paio di volte), Milito e Lucio su punizione. Nella ripresa, invece, il Parma, illuminato dalle giocate di Jimenez, è stato incisivo con Bojnov (anticipato di testa da Lucio) e dopo il gol anche con Biabiany in contropiede; all'Inter va il merito di qualche giocata di Balotelli, un tiro al volo di Mariga (entrato al posto di Eto'o) e di Maicon. Il Parma ha chiuso in dieci per l'espulsione di Valiani. Materazzi, infortunato, è rimasto in campo fino alla chiusura della gara. Il pareggio, alla fine, è un risultato giusto. Di sera, come è noto, il parmigiano non è facile a digerirsi!

Sunday, February 7, 2010

Inter-Cagliari 3-0: la partita perfetta

La partita perfetta. L’Inter batte il Cagliari 3-0 con gol di Pandev (al 6’), di Samuel (al 20’) e di Milito (al 47’) ed allunga ancora in classifica su Milan e Roma. Un primo tempo nettamente dominato dai nerazzurri, anche se i rossoblu si sono resi pericolosi un paio di volte, andando pure in gol con Matri (rete ingiustamente annullata). Il gol di Milito, ad inizio ripresa, ha spento ogni velleità degli ospiti e a quel punto l’Inter si è limitata ad amministrare il risultato fino alla conclusione. Migliore in campo: Pandev. Ha fatto il suo esordio in campionato, con la maglia nerazzurra, Mariga. Si è visto sul finale anche Balotelli. Straordinario Julio Cesar in parata su Nenè. Bene i centrali Samuel e Cordoba. E’ tornato Eto’o anche se deve ritrovare piena forma. Affidabilissimi Thiago Motta e Cambiasso. Generosi combattenti Maicon e Zanetti. Un ritrovato Santon. Una squadra che ha giocato in scioltezza, sta trovando maggiore compattezza, è in straordinaria forma, e si prepara, con un pizzico di fiducia in più, ad appuntamenti più importanti nelle prossime settimane.