Sunday, January 30, 2011

E' PazzInter. 3-2 al Palermo

E' PazzInter all'esordio di Giancarlo Pazzini con la maglia dell'Inter. Sotto di due gol nel primo tempo (reti di Miccoli e Nocerino), la squadra nerazzurra a trazione integrale nella ripresa (con il trio Eto'o-Milito-Pazzini) ribalta il risultato, avendo rischiato di prendere un terzo gol (rigore di Pastore parato da Julio Cesar). Indiscusso protagonista il "Pazzo" che segna il gol del 1-2, quello del pareggio di testa, e si procura il rigore trasformato poi da Eto'o. Buona la prestazione del collettivo, anche se in difesa vanno ancora registrati alcuni meccanismi. Debutto in maglia nerazzurra anche per il neo acquisto Kharja. Giovedì sera l'Inter sarà a Bari. Mercoledi' scorso, invece, dopo un'estenuante gara terminata ai rigori (5-4 per i nerazzurri), l'Inter, battendo il Napoli al San Paolo, si è garantita la semifinale della Tim Cup dove incontrerà la Roma. Amala PazzInter Amala.

Sunday, January 23, 2011

L'Inter non riesce ad ingranare la sesta

L'Inter non riesce ad ingranare la sesta, cioè la sesta vittoria consecutiva da quando Leonardo è in panchina, e alla seconda giornata del girone di ritorno, nonostante una partita in più da recuperare, sta già accumulando un sostanziale gap di punti rispetto al Milan sempre più capolista e sempre più Ibra-dipendente. Ad Udine, la squadra nerazzurra è apparsa più inadeguata che incapace e il risultato in favore dei friulani appare equo e giusto, anche in considerazione di una netta superiorità bianconera sul piano del gioco di squadra, della velocità e della capacità di risultare incisivi sotto porta. La vittoria infrasettimanale dell'Inter col Cesena, nel primo dei due recuperi che i nerazzurri dovevano giocare, aveva un po' illuso l'ambiente. Si è parlato di un'Inter più vicina al Milan (con una partita da giocare con la Fiorentina a Firenze e un derby nel quale agganciare i cugini rossoneri), come se gli esiti di queste due gare fossero già scontati, con qualche mese di anticipo; Leonardo è apparso più pimpante e meno umile del solito, dichiarando, più per capacità di marketing che non per effettiva convinzione, che l'Inter è ancora in corsa per lo scudetto; Maicon ha avuto parole di elogio per il nuovo allenatore, salutando positivamente la transizione del dopo Benitez; all'allenatore ex Liverpool, tuttavia, Eto'o ha escluso responsabilità ben precise, assegnandole invece alla vivacità di clima nello spogliatoio; e così via. Sono passati i giorni e l'Inter è arrivata ad Udine chiacchierona, impreparata e soprattutto inadeguata. L'illusorio gol di vantaggio di Stankovic (che, già diffidato e poi ammonito, salterà la gara col Palermo, insieme a Chivu e Cordoba) non è bastato a colmare una differenza, anche sul piano tattico, che è apparsa subito evidente. E così l'Udinese, prima con Zapata e poi con Toto' Di Natale, ha ribaltato il risultato già nel primo tempo, suggellandolo nella ripresa col gol di Domizzi e sfiorando la quarta segnatura in altre occasioni. L'Inter, di contro, è stata poco incisiva, poichè Eto'o da solo in attacco non basta, quando Pandev e Biabiany (subentrato al posto di Thiago Motta) appaiono ancora non pienamente integrati nel gioco nerazzurro; ha traballato in difesa, ed ancora una volta bisogna lavorare per mettere a regime l'intesa fra Lucio, Cordoba e Chivu che, da quando manca Samuel, non sembrano più gli stessi; Maicon è apparso più spento, Castellazzi in porta indeciso e i compagni del reparto glielo hanno fatto pesare; mentre il centrocampo dei vecchietti ha fatto il possibile per arginare la furia bianconera, ma si è trovato ripetutamente in netta difficoltà, nonostante la generosità di Stankovic e con Thiago Motta apparso molto nervoso. Il resto della settimana si preannuncia impegnativo. Mercoledì l'Inter giocherà a Napoli per la coppa Italia e i partenopei ci metteranno l'anima per umiliare i nerazzurri; domenica si giocherà in casa contro il Palermo che, reduce dal successo casalingo contro il Brescia, intende continuare a far bene, per scalare ulteriori posizioni di classifica. Amala pazza Inter amala!

Wednesday, January 19, 2011

Give me Five

Inter, give me five! Quinta vittoria di fila per Leonardo, da quando è in panchina con l'Inter. Quarta vittoria in campionato, su quattro partite, con un'ulteriore gara da recuperare a Febbraio (contro la Fiorentina). Tre gol in media ogni partita. E, ancora, sei i punti di distacco dal Milan, ma soltanto per il momento. E' una macchina da gol e di numeri la squadra di Leonardo, rigenerata dall'arrivo del brasiliano alla guida della panchina, e rinfrancata nello spirito, nel morale e nel gioco. Di bel gioco, in verità, nella gara col Cesena non se ne è visto molto. L'Inter, in vantaggio di due gol (Eto'o e Milito), complice una difesa non impeccabile per tutta la serata (Matarazzi e Lucio in testa), si è fatta riprendere dagli ospiti (Bodgani e Giaccherini), e prima del riposo è tornata in vantaggio con Chivu, decisamente il più continuo fra i difensori insieme a Maicon. Nella ripresa, la vivacità della prima frazione di gioco si è persa, l'Inter, grazie ai centrocampisti (Stankovic, Cambiasso e Zanetti) si è preoccupata di tener palla e di controllare la gara, ha sfiorato la quarta segnatura (trema ancora la traversa di Eto'o, mentre Pandev si mangia le mani per avere sciupato l'assist di Obi, dopo una serpentina che ha seminato il panico fra i cesenati), ma ha anche rischiato di prendere il gol del pareggio (per ben due volte, con il subentrato Budan). L'importante era comunque vincere e questo obiettivo i ragazzi di Leo l'hanno raggiunto. Le distanze dal Milan si accorciano, ma è ancora presto per fare ipotesi aggancio, o addirittura, per fantasticare il sorpasso. Domenica, nella consueta fascia pre-pomeridiana che coincide col pranzo per milioni di Italiani, l'Inter andrà ad Udine. Non prendersi Sanchez (ci vorranno come minimo 25 milioni di euro), ma per cercare di guadagnare ancora tre punti. Non sarà facile per mille ragioni, ma i ragazzi di Leo hanno il dovere di provarci fino in fondo. Ancora una volta, per consentire ai tifosi di continuare a sognare. Amala pazza Inter amala.

Saturday, January 15, 2011

E' una Inter 4x4

Inter a trazione integrale, potremmo definirla. E' L'Inter del Principe e del Re, nella serata in cui la coppia d'attacco nerazzurra ritrova intesa, spettacolo e gol. E' l'Inter di Leonardo, un 4x4 puro, quattro vittorie di fila dall'insediamento dell'allenatore in panchina, con quattro gol rifilati al Bologna nell'anticipo serale della prima gara di ritorno. A segno Stankovic, Milito e doppietta del Re Leone. Con l'avvio del girone di ritorno, la "remuntada" nerazzurra è appena iniziata, nel giorno in cui capitan Zanett festeggia il traguardo delle 519 partite con la casacca nerazzurra. Amala pazza Inter amala.

Wednesday, January 12, 2011

A tutto Eto'o

A Tutto Eto'o. Così la Gazzetta dello Sport all'indomani della vittoria casalinga con il Genoa che regala all'Inter la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia. E' stata una partita vera e l'Inter l'ha vinta puntando ancora una volta sulla giusta combinazione fra gioco ed assetti in campo, giusta mentalità vincente e spirito di gruppo. La "ricetta Leo" continua a produrre risultati positivi (terza vittoria di fila in tre partite). La marcia in più però l'ha data Eto'o, autore di una splendida doppietta con cui l'Inter, già alla fine del primo tempo, era in vantaggio sul Genoa. Nella ripresa, poi il rigore dei rossoblu, l'incornata di Mariga e il 3-2 di Sculli. Avanti così. Amala pazza Inter amala!

Sunday, January 9, 2011

Vittoria di cuore: l'Inter passa a Catania

Seconda vittoria dell'era Leonardo. E, ancora una volta, doppietta di un centrocampista. Questa volta a Catania, contro i rossazzurri di Giampaolo, è toccato a Cambiasso, leader del centrocampo, realizzare i due gol con i quali i nerazzurri, temporaneamente in svantaggio (gol di Gomez), hanno ribaltato una gara non facile, soprattutto per l'intensità del gioco e per l'ordine con cui il Catania si è schierato in campo. Vittoria di cuore, e ancora una volta un grande pragmatismo dei nerazzurri. Primo tempo poco convincente. Poi, nella ripresa, dopo il gol del Catania, l'accelerazione alla partita, i cui esiti (grazie anche all'ingresso in campo di Pandev) sono stati stravolti in appena sei minuti. E poi, dopo il vantaggio, l'Inter è riuscita, coem sapeva fare bene lo scorso anno, ad addormentare la gara, neutralizzando le sortite degli avversari. A Castellazzi il merito di aver salvato il risultato in un paio d'occasioni, altrimenti decisive. Nella giornata pazza in cui il Milan fa 4-4 in casa con l'Udinese, l'Inter di Leonardo lancia un segnale ben chiaro ai cugini rossoneri. Amala pazza Inter amala!

Thursday, January 6, 2011

I primi effetti della cura Leonardo...Inter-Napoli 3-1

Aveva chiuso il 2010, con due partite (quelle del mondiale per clubs) vinte con tre gol, apre l'anno nuovo facendo altrettanto, ma la musica adesso è diversa. Si vedono i primi effetti della "cura Leonardo", il nuovo allenatore di un'Inter rigenerata che, battendo il Napoli di Mazzarri per 3-1, riprende fiducia in se stessa, ritrova il gioco pragmatico della passata stagione (soprattutto i tocchi di palla veloci e le incursioni in progressione verticale), ricompatta il gruppo attorno ai veri leader in campo (da Zanetti a Stankovic a Thiago Motta). E' un'Inter diversa da quella di fine 2010, e diversa anche dalla squadra vista in campo al Mondiale per clubs. Non è un caso che la partita col Napoli, la seconda squadra in classifica (gol di Thiago Motta e di Cambiasso nel primo tempo, inframezzati dal pareggio di Pazienza; ancora di Thiago Motta nella ripresa) sia stata soprattutto la gara dei quattro centrocampisti, capaci di tessere le fila del gioco, di imbrigliare quello degli avversari, di accelerare o rallentare la manovra a seconda dei bisogni. Il migliore in campo è stato senza dubbio un ritrovato Thiago Motta, ma è piaciuta anche la disposizione in campo dei due attaccanti (Milito e Pandev, più vicini e più incisivi nel gioco offensivo) e soprattutto va apprezzato il gioco di squadra dell'intera difesa (Maicon e Chivu, laterali; Cordoba e Lucio, centrali) che è riuscita a proteggere bene il portiere Castellazzi. Leonardo, lo s'è visto subito dagli esordi alla Pinetina, ha impresso nuova mentalità alla squadra, di per sè già forte e vincente; si è sbarazzato, subito ma con stile, dell'eredità Benitez (che evidentemente, adesso è chiarissimo, non era amato nè dalla dirigenza nè dai giocatori); ha puntato immediatamente su fattori psicologici e di team building, gli stessi, sia ben chiaro, su cui Mourinho ha fatto leva nella scorsa stagione. Adesso, bisogna vedere se la cura Leonardo continuerà a produrre frutti. Lo si vedrà dalle prossime partite, a partire dalla gara di domenica col Catania di Giampaolo che torna da Roma imbestialito e arrabbiatissimo per gli esiti di una gara che la direzione arbitrale ha falsato con errori madornali. Amala pazza Inter amala!

Saturday, January 1, 2011

Si riparte da Leonardo...buon 2011!



Anno di grazia 2011, il primo dopo il trionfale 2010 in cui l'Inter ha vinto cinque trofei su sei disponibili. Non è facile, anzi è forse improponibile, riptere quell'annata straordinaria. Si riparte dunque da Leonardo, nuovo allenatore dell'Inter, dopo la breve ma efficace gestione di Rafa Benitez. Si riparte dall'esperienza, dalla signorilità, dall'eleganza del brasiliano, per tantissimi anni una bandiera del Milan, l'avversaria cittadina dei nerazzurri. Si riparte dalla consapevolezza che ci sono tanti campioni e c'è comunque un gruppo di giocatori che vogliono consolidare entusiasmo, gioia e piacere di giocare, spettacolo e senso di concretezza, gli ingredienti che hanno fatto grande l'Inter di Mourinho e di Benitez nel 2010. Auguri a tutti e buon anno! Come sempre, a noi toccano le vere emozioni nerazzurre...