Sunday, November 29, 2009

Inter-Fiorentina 1-0: rigore di Milito

Dal sito della Gazzetta dello Sport.

MILANO, 29 novembre 2009 - All'Olimpico di Torino arriverà con una dote di otto punti. Più otto per la squadra di Mourinho sui bianconeri, più per demeriti altrui: la squadra di Mourinho risponde dopo la caduta europea. Buona gara complessiva, scarsa lucidità sottoporta, e alla fine serve un rigore di Milito per sbloccare la situazione e far felice Moratti, presente in tribuna. Resta senza risposta la domanda della curva Nord: "Kiev o Barça, qual è la vera Inter?". A Juve e Rubin l'ardua sentenza.

RIGORI E GOL ANNULLATI — Decide un rigore a 5 minuti dalla fine, pochi secondi dopo uno reclamato da Gilardino, sull'altro fronte, un paio di minuti dopo un palo colto dallo stesso Gilardino dopo una grandissima azione personale. Milito trasforma il penalty, dopo aver fallito durante la gara un paio di grosse occasioni che di solito non manca mai. Non è stata una gran giornata per le punte, con Eto'o che si divora non solo il 2-0, in campo aperto solo contro Frey, ma anche parecchie opportunità sullo 0-0. Pareggio che aveva resistitio fino alla fine anche per l'annullamento della rete di Samuel, su calcio d'angolo: un colpo di testa perfetto, con l'arbitro che prima lascia esultare, e poi decide che è fallo, non visibilissimo. La Fiorentina alla fine è arrabbiatissima, ma solo Gilardino ha davvero provato a fare male ai nerazzurri.

BALOTELLI E QUARESMA — Che giochi o no, si parla di Balotelli: stavolta a sorprendere è la decisione di Mourinho di mandarlo in tribuna. Si tratterebbe di una decisione disciplinare, presa già ieri, forse dopo un ritardo all'allenamento. Anche senza Mario, Mourinho sceglie il tridente, rilanciando Quaresma largo a destra. Il portoghese era già stato messo in campo a partita quasi chiusa contro il Barcellona, senza avere tempo e modo di incidere. Contro la Fiorentina invece si fa notare da subito: sfonda sulla destra, trova i cross, mette in soffitta per un po' l'odiosa "trivela", rispoverandola solo per segnare a gioco fermo. Nel secondo tempo strapperà persino gli applausi di San Siro: giocatore recuperato?

INTER, MENO CINICI DEL SOLITO — Detto della prova deludente degli attaccanti nerazzurri (se non altro in fase di conclusione), l'Inter risponde bene dopo l'imbarcata del Camp Nou, come quasi sempre le succede in Italia. Senza Maicon, la fascia destra è presidiata da Javier Zanetti: il capitano è quasi perfetto in fase difensiva, dopo oltre una stagione vissuta a centrocampo. Muntari si fa apprezzare per i continui inserimenti, che Milito vede quasi sempre, Stankovic è l'unico a rimanere sui livelli, bassi, di Barcellona.

FIORENTINA, C'È SOLO GILA — La Fiorentina di San Siro è una squadra che soffre un po' troppo in difesa, dove Gobbi e Kroldrup non sempre sembrano adeguati, e che manca un po' quando si tratta di offendere. Gilardino è bravo a fare la sponda, ma nessuno lo supporta da vicino: Santana, preferito inizialmente al quasi recuperato Jovetic, non si vede mai, Marchionni deve uscire dopo poco più di un quarto d'ora, lasciando il posto a Jorgensen, che non ha lo stesso passo. Così si vive delle iniziative sulla sinistra di Vargas, che oltre tutto si accaparra tutti i calci di punizione, non trovando mai la pericolosità. Poi Gila decide di provarci da solo: troverà il palo e non il gol, ma la giocata con cui si libera di Lucio e Sameul è da applausi.

Valerio Clari


Tuesday, November 24, 2009

Barcellona-Inter 2-0: una brutta partita per i nerazzurri



L'Inter perde 2-0 a Barcellona contro i bluegrana, ma rimane ancora in corsa per il passaggio del turno. Decisiva risulterà l'ultima gara casalinga contro il Rubin Kazan. Al "Camp Nou" non c'è stata storia. Pur privo di Ibrahimovic e di Messi, il Barcellona è stato brillante, sempre in partita, aggressivo e mai remissivo nei confronti dei nerazzurri. La gara si è chiusa praticamente nel primo tempo, con i gol al 10' e al 26' rispettivamente di Gerard Pique e di Pedro Rodriquez. Nella ripresa, c'è stato un timido accenno di reazione da parte dei nerazzurri, ma sono stati ancora gli uomini di Guardiola a rendersi pericolosi, sfiorando in alcune occasioni il 3-0. L'Inter, decisamente inferiore nel possesso palla (a favore degli spagnoli per il 60%), ha solo recriminato per un mancato rigore assegnato, per fallo ai danni di Eto'o. La squadra di Mourinho è apparsa distratta in difesa, poco organizzata a centrocampo, e per nulla incisiva in attacco. Con uno spettacolare tuffo a terra, Julio Cesar ha salvato la sua porta dal terzo gol, su colpo di testa di Xavi. Domenica, in campionato, l'Inter affronterà la Fiorentina che proprio questa sera ha conquistato il passaggio del turno, insieme al primo posto nel girone.

Saturday, November 21, 2009

Bologna-Inter 1-3 ... aspettando Barcellona

L'Inter passa a Bologna 3-1, allunga sulle inseguitrici (in attesa delle partite di domani) e si prepara alla gara di martedì sera quando affronterà il Barcellona. Primo tempo spumeggiante, con l'Inter che passa in vantaggio con Milito, viene ripresa immediatamente da Zalayeta e ritorna avanti con Balotelli. Nella seconda frazione di gioco, la squadra nerazzurra allunga ancora con Cambiasso. Le occasioni per arrotondare il risultato sono state moltissime; le più ecletanti quelle di Stankovic (doppio palo nel primo tempo) e Milito (traversa nella ripresa). Unica nota stonata della serata, l'espulsione sul finale (per doppio rosso) di Maicon. L'attesa è tutta per martedì sera, al Camp Nou per affrontare il Barcellona di Ibra.

Sunday, November 8, 2009

Inter-Roma 1-1

La Roma si conferma una delle "bestie nere" in casa dell'Inter. E' finita 1-1 ed il risultato, per ciò che si è visto in campo, appare equo. La squadra di Ranieri si è presentata a San Siro priva di numerosi titolari, ma non per questo remissiva. E con Vucinic (che aveva fallito una occasione da gol al 3'), autore di una splendida girata di testa, è passata in vantaggio. Ad onor del vero, l'Inter ha cercato di reagire (Muntari è stato autore di un tiro-cross insidiosissimo) ma, pur costruendo molto, ha concretizzato pochissimo. E così, alla ripresa del gioco, Mourinho ha rivoluzionato la squadra (fuori Vieira e Muntari, dentro Snejder e Balotelli) e i frutti di questa scelta non hanno tardato a manifestarsi. Bello il gol di Eto'o con il quale l'Inter ha raggiunto la Roma. Per il resto, non si è visto nulla. L'Inter ha mandato in campo Cambiasso al posto di uno spento Thiago Motta, ha fatto gran possesso di palla, ma gli attaccanti nerazzurri sono stati chiusi dall'ottima difesa giallorossa (con Mexes e Riise in testa). Fra i nerazzurri, il migliore è apparso Stankovic. Decisamente superbo Pizarro, soprattutto nel secondo tempo, quando - dopo l'uscita per infortunio di De Rossi, sul finale del primo tempo - ha preso per mano la squadra. Dopo la notte esaltante di Kiev, l'Inter ha disputato una gara intensa a S.Siro contro la Roma, ma ha portato in classifica solo un punto. Si riducono di poco le distanze dalla Juve (adesso a meno cinque), si fa sotto anche il Milan. Chi aveva presagito che il campionato fosse finito domenica scorsa adesso deve ricredersi.

Wednesday, November 4, 2009

Le emozioni nerazzurre

La gara di Kiev ha risvegliato, nel popolo nerazzurro, antiche emozioni, forse un po' sopite, ma mai estinte. Sono le emozioni da "Pazza Inter", ancor più forti di quelle che sta regalando il campionato, dove l'Inter è in testa con sette punti di vantaggio sulle inseguitrici. Vere autentiche emozioni che vanno oltre il fiato sospeso e i forti battiti di cuore che l'Inter sa regalare ai propri tifosi in certe partite. Una "Pazza Inter" che incolla "immobili" i suoi tifosi in poltrona o li fa passeggiare nervosamente man mano che trascorrono i minuti o, ancora, li fa alzare e sedere ad ogni azione di gioco ed infine li fa scatenare in un urlo liberatorio, quando il pallone entra in rete. Goaaaaaaalllllll. Alla faccia degli avversari in campo; alla faccia di qualche giocatore della squadra opposta che si diletta a fare i dispetti i nerazzurri (ieri sera si chiamava Sheva, ad esempio); alla faccia di coloro che "gufano", se la ridacchiano e sono pronti sempre e comunque a sentenziare sul gioco dei nerazzurri. Prima ancora della gioia del goal, c'è l'urlo liberatorio che svincola i tifosi nerazzurri dalle insidie del pericolo, dalle invidie degli avversari, dalle maledizioni del passato. Poi viene tutto il resto. Come la gioia (seppure per una serata) di essere primi nel girone, davanti al Barcellona dell'ex Ibra. Amala, pazza Inter, amala!

La prima pagina del Corriere dopo Kiev

La prima pagina della Gazzetta dopo Kiev


La sintesi video di Kiev - Inter

E' Pazza Inter: vittoria a Kiev negli ultimi minuti

L'Inter vince a Kiev negli ultimi cinque minuti, ritrova la vittoria in Champions dopo oltre un anno, e balza in testa ad una classifica che si presenta cortissima e che lascia intuire un finale di girone molto combattuto. Bella prova di carattere dei ragazzi di Mourinho che, dopo un secondo tempo in cui assaltano letteralmente la difesa degli avversari, trovano il gol negli ultimi minuti, prima con Milito e poi con Snejder. Decisivo il cambio di modulo voluto da Mourinho dopo l'intervallo e sicuramente molto efficaci i cambi, con l'ingresso di Motta e Balotelli e sul finale Muntari. Il primo tempo ha visto l'Inter in difficoltà, chiusa negli spazi dagli ucraini, passati in vantaggio con un bel gol di Shevcenko. Nella ripresa, è stata tutt'altra musica e, colpo dopo colpo, con una furia nerazzurra in campo mai vista, gli ucraini hanno dovuto arrendersi. Adesso l'Inter è prima nel girone e la prossima gara sarà a Barcellona. Non facile, di certo, ma di sicuro non impossibile.

Sunday, November 1, 2009

Sette punti di vantaggio su Juve e Sampdoria

Livorno-Inter 0-2 e la squadra di Mourinho passa adesso a sette lunghezze sui diretti avversari (Juve e Sampdoria). Non è stata una bella gara, ma l'Inter - con la testa a Kiev - ha cercato di controllare la partita, contenendo gli avversari (decisamente più brillanti nel primo tempo) e riservandosi, come è accaduto nella ripresa, di colpire in contropiede. Ed è proprio nel secondo tempo che i nerazzurri sono andati a segno due volte, prima con Milito (splendido gol, preceduto da una finta che ha mandato in tilt la difesa avversaria) e sul finale con Maicon, autore di una splendida percussione centrale, conclusa da una forte "rasoiata" di sinistro. Muntari si è infortunato nel primo tempo e la sua sostituzione con Cambiasso ha assicurato maggiore solidità a centrocampo. L'ingresso di Eto'o nella ripresa ha rivitalizzato il gioco d'attacco e, in effetti, col tridente Mancini-Milito-Eto'o i nerazzurri sono stati più incisivi. Adesso la partita di Kiev, mercoledi' sera, in Champions.