Saturday, September 24, 2011

Sulla strada difficile di una ripresa

Si riprende l'Inter con l'arrivo di Ranieri e riprendono le pubblicazioni del blog "Emozioni nerazzurre" temporaneamente sospese in un periodo di totale alessitimia (assenza di emozioni) durante le prime cinque gare ufficiali della squadra allenata da Gasperini, battuta a Pechino dal Milan, sconfitta all'esordio in Champions dai turchi del Trabzonsport, umiliata in campionato a Novara, dopo aver perso a Palermo e pareggiato in casa con la Roma. A Bologna, in occasione della prima uscita di Ranieri, si è vista un'Inter reattiva, capace di esprimere gioco corale per un tempo (il primo, in cui i nerazzurri sono andati in vantaggio con Pazzini), assediata in difesa per buona parte del secondo tempo (in cui il Bologna ha trovato il pareggio su rigore di Diamanti), infine capace di uno scatto d'orgoglio nel finale, più per le giocate dei singoli (Pazzini e Milito, autore del rigore del 2-1) che per un gioco di squadra. A segno di testa anche Lucio (su punizione di Muntari) che si è fatto così perdonare qualche distrazione di troppo in difesa. Anche Samuel ha da farsi perdonare qualcosa, non essendo riuscito a segnare un gol già fatto (nel primo tempo) e avendo causato il fallo da rigore su Portanova (nel secondo tempo). E' piaciuto Coutinho, è apparso molto combattivo Nagatomo. Meglio Cambiasso di Zanetti, anche se il capitano dimostra ancora di tenere molto alla maglia nerazzurra. Le prossime gare in Champions e con il Napoli diranno a chiare lettere se l'Inter, con l'arrivo di Ranieri, ha impresso una svolta al proprio cammino. Amala pazza Inter amala!

Sunday, May 29, 2011

Un "titulo" ogni sessanta giorni.

"Ancora campioni". Così si apre la pagina Internet del sito ufficiale www.inter.it all'indomani della vittoria dell'Inter nella TIM Cup. La sesta in dodici mesi (due "triplete" a stagione!), in pratica un titolo ogni 6o giorni. Non importa se con Mourinho, Benitez o Leonardo. L'Inter di capitan Zanetti ha vinto ancora una volta sul campo, dimostrando concretezza e spirito di gruppo. La vittoria è dunque innanzitutto del gruppo, di uno spogliatoio solido in cui presenze più giovani (Pazzini, Ranocchia, Nagatomo) si armonizzano con la vecchia guardia (Cambiasso, Zanetti, Stankovic), orchestrati da un leader di turno che, nell'ultimo anno, è stato Samuel Eto'o; l'altro anno è stato Milito. Autore di 37 gol in questa stagione, realizzatore di due dei tre gol con i quali l'Inter ha battuto il Palermo nella finale della Tim Cup (l'altra rete è stata di Milito), Eto'o è sempre di più punto di riferimento dell'attacco della squadra nerazzurra. Si chiude una stagione. Qualcuno sostiene che si sia chiuso un ciclo, ma noi non ci crediamo. Probabilmente prenderà forma un progetto diverso, che punterà più sui giovani, ma non che potrà far a meno dell'esperienza e della leadership dei più anziani. L'Inter è una squadra troppo forte perchè si possa chiudere in fretta un ciclo. Si chiude invece una stagione che, in campionato, ha visto l'Inter finire al secondo posto, a sei lunghezze dal Milan. Nelle ultime due gare, l'Inter ha pareggiato 1-1 a Napoli (gol di Eto'o) e ha vinto 3-1 in casa col Catania (doppietta di Pazzini e rete di Nagatomo). In pratica, se avesse vinto col Milan nel derby del 2 aprile scorso, le due squadre milanesi avrebbero chiuso a pari punti. Ma è solo un "se". L'Inter è fra le prime otto squadre in Europa e sarebbe stata fra le prime quattro, se il 5 aprile non avesse compromesso con lo Shalke 04 il suo cammino nella Champions vinta strameritatamente dal Barcellona. Quel Barca che l'Inter, appena un anno fa, batteva 3-1 a San Siro ed eliminava dalla Champions nella gara di ritorno (persa poi per 1-0) che spalancava agli uomini di Mourinho le porte di una finale vinta ancora una volta per superiorità di gioco e concretezza. Adesso è tempo di riposo. Di campagna acquisti e cessioni per la società. Di riorganizzazione del lavoro per Leonardo, confermato alla guida della panchina. Si riprende il 6 agosto, in Cina, per la Supercoppa italiana che l'Inter (vincitrice della Tim Cup) disputerà contro il Milan, campione d'Italia. Ma il 6 agosto non sarà come il 2 aprile. E il derby della Madunina giocato fuori casa, all'estero, avrà tutt'altro sapore. Amala pazza Inter amala!

Sunday, May 8, 2011

L'Inter consolida il secondo posto in classifica

Guai a mollare la presa! Nella settimana in cui il Milan vince meritatamente il suo 18°scudetto, l'Inter consolida il secondo posto in classifica, battendo 3-1 la Fiorentina a San Siro, ed allungando sul Napoli (sconfitto a Lecce per 2-1) a +4. Una gara non facile, quella contro i viola, che gli uomini di Leonardo hanno giocato in grande spolvero, soprattutto nel primo tempo, e che hanno gestito con grande sapienza nel secondo, rispondendo subito al gol con cui la Fiorentina accorciava le distanze. Dopo la vittoria a Cesena (2-1, con doppietta di Pazzini), arriva quest'altro successo che motiva i nerazzurri alla vigilia di due importanti appuntamenti della settimana, la gara di ritorno con la Roma in Coppa Italia (all'andata, i nerazzurri si imposero per 1-0 all'Olimpico) e il posticipo serale di domenica contro il Napoli al San Paolo. I nerazzurri confermano di essere una squadra vincente, ben assortita e soprattutto compatta. Il ricordo della "settimana maledetta", quella in cui si sono spente le possibilità di una rimonta al Milan in campionato (2 aprile) e di un avanzamento di turno in Champions contro lo Schalke04 (5 aprile), è ormai solo un ricordo e niente più. Ieri, contro la Fiorentina, si è rivista la grande Inter, determinata, offensiva, quella che "a tamburo battente" rulla gli avversari. Uno due micidiale in pochi minuti, in entrambi i casi con i preziosi assist di Eto'o. Bello il gol di Pazzini, da gran rapinatore d'area qual è il centravanti nerazzurro. Magnifica la testata di Cambiasso che ha mandato in gol un perfetto cross su punizione di Eto'o. E, nella ripresa, dopo il gol di Gilardino (in contropiede), l'Inter ha consolidato il risultato con un gol-capolavoro su punizione del giovane Coutinho. Si è rivisto in panchina Samuel, tornato sui campi di gioco dopo il pesante infortunio che lo ha tenuto lontano dalle competizioni per tutta la stagione. Sono piaciuti anche Kharja e Chivu. Il Capitano Zanetti, alla sua 999 partita, è apparso un gigante in campo e sempre più il leader di questa compagine. Insomma, l'Inter rimane sempre una squadra capace di dare grande emozioni. Emozioni nerazzurre. E la stagione, segnata dalle importanti vittorie in Supercoppa italiana e al Mondiale per clubs, non è ancora finita. Amala pazza Inter amala!

Saturday, April 23, 2011

Inter-Lazio 2-1: remuntanda e seconda posizione

Remuntada e secondo posto. L'Inter batte 2-1 la Lazio e, approfittando dello stop del Napoli a Palermo, torna seconda a cinque lunghezze dal Milan. Questa la "sorpresa" nell'uovo di Pasqua nerazzurro. E pensare che per gli uomini di Leonardo la gara si era messa in salita già nel primo tempo: fallo su Zarate, rigore, espulsione di Julio Cesar e gol dello stesso attaccante laziale. L'Inter ci ha messo cuore, anima e pragmatismo, pareggiando prima con Snejder (su punizione, sul finire della prima frazione di gioco) e andando in vantaggio, nella ripresa, con Eto'o in contropiede. C'è stata qualche paura (la traversa della Lazio), ma i nerazzurri hanno sfiorato anche la terza marcatura. Adesso, il finale di campionato sarà meno traumatico del previsto. Amala pazza Inter amala!

Tuesday, April 19, 2011

Fuori dall'alessitimia!

Con una prodezza balistica di Dejan Stankovic, e una gara giocata con saggezza, l'Inter espugna l'Olimpico, batte la Roma e ipoteca la finale di Coppa Italia. Riaffiorano le emozioni nerazzurre in un finale di stagione che lentamente stava conducendo il popolo nerazzurro ad uno stato generale di alessitimia, ovvero di incapacità a mentalizzare, percepire, riconoscere e descrivere il proprio stato emotivo (da tifoso) e quello altrui (dei giocatori di Leonardo, allenatore incluso). Sabato sera, col culatello di Parma (Inter sconfitta per 2-0 e a -8 dal Milan), si è chiusa forse definitivamente un'epoca, quella dei ragazzi del "Mancio" che, dopo aver vinto tutto in Italia, sono riusciti, in due anni con la guida del Mou e con qualche innesto azzeccato (Eto'o, Snejder, Milito, Lucio, etc..), a salire sul tetto dell'Europa e del Mondo. Adesso si attende la rifondazione. E, nel frattempo, molti "senatori", prossimi a lasciare l'Inter o a mettersi di canto, in una sola serata, contro l'avversaria più tosta degli ultimi anni, di fronte ad una Sensi che non capisce ancora il senso (della sua defenestrazione), i senatori appunto hanno riesumato coraggio e determinazione, recuperato fiato e condizione fisica, rispolverato orgoglio e commitment, per provare almeno a dare un pizzico di significato a questa stagione. Obiettivi minimi: il terzo posto in campionato, che vale l'accesso diretto alla Champions senza passare dai preliminari; la finale di Coppa Italia che sarebbe bello giocare contro il Milan di Allegri. Quel Milan che sta lentamente avviandosi a vincere lo scudetto, dopo averlo visto, per diversi anni, cucito sulle maglie dei cugini. Questa è l'Inter, che ci vuoi fa'. Amala pazza Inter amala.

Wednesday, April 13, 2011

La benzina è finita

E' finita la benzina, nel breve volgere di due settimane. L'Inter perde il derby (3-0), l'andata di Champions (5-2 per lo Schalke a San Siro), vince col Chievo (2-0), e perde anche il ritorno con i tedeschi (2-1). In meno di due settimane, si allungano le distanze dal Milan, rimaste inalterate anche dopo la vittoria con il Chievo, e si chiude l'esperienza nel grande proscenio europeo. Si va verso la fine della stagione, con la speranza di recuperare un po' di distacco dal Milan e provare a vincere la Coppa Italia. Dopo i fasti del 201o (cinque titoli su sei), adesso è tempo di riposo. E di riprogrammazione per il futuro. Amala pazza Inter amala.

Sunday, March 20, 2011

A -2 dal Milan. E alla prossima il derby

Sofferta più del previsto la vittoria dell'Inter contro il Lecce. Con un gol di Pazzini, ad inizio del secondo tempo, i nerazzurri battono i salentini di Di Canio e si avvicinano ulteriormente al Milan (sconfitto a Palermo per 1-0), in attesa del derby che si giocherà alla ripresa del campionato, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali. E' stata sofferta la gara con il Lecce, perchè l'Inter (con un possesso di palla doppio rispetto agli avversari) ha avuto molte difficoltà a sfondare il muro difensivo dei pugliesi, ben disposti a centrocampo e soprattutto nel reparto difensivo. Nella prima frazione di gioco, l'Inter è stata pericolosa soltanto in due occasioni con Snejeder. Ancor di meno nella ripresa, ad eccezione dell'azione in cui il Pazzo è andato in gol per vie centrali. Sul finale, una parata di Julio Cesar ha scongiurato il pareggio. L'Inter, che dovrà fare a meno di Lucio nel derby, adesso rifiata un po'. La settimana che precederà il derby, tuttavia, è quella degli impegni delle nazionali e ben 22 giocatori di Milan e Inter saranno impegnati con le rappresentative di casa. Arriveranno tutti stanchi alla stracittadina, ma non mancheranno sicuramente emozioni. In palio per l'Inter c'è la riconquista del primo posto. Amala pazza Inter amala

Wednesday, March 16, 2011

Aufidersen....

Aufidersen, Bayern. L'Inter passa 3-2 all'Allianz Arena di Monaco e accede ai quarti di finale della Champions. Idi di Marzo del 2011 indimenticabili ed emozionanti per i tifosi nerazzurri: la squadra di Leonardo, in svantaggio 2-1 alla fine del primo tempo, è stata capace di ribaltare il risultato nella ripresa, lasciando a casa i vicecampioni d'Europa, mandando a casa probabilmente Van Gaal, tornando a casa con rinnovati entusiasmo e vigore. Dopo il venerdì di campionato, in cui a Brescia i nerazzurri avevano rischiato di perdere (1-1, gol di Eto'o e di Caracciolo, rigore di Caracciolo parato da Julio Cesar), l'Inter è andata a Monaco per vincere e c'è riuscita. Primo tempo di marca tedesca: l'Inter passa in vantaggio con Eto'o a 4', ma viene raggiunta prima da Gomez e poi da Muller, palesando evidenti difficoltà in difesa, e rischiando più volte il terzo gol. Nella ripresa, la musica cambia. L'innesto di Coutinho dà più incisività al gioco d'attacco, lascia più libero Snejder e rende più offensivi Eto'o e Pandev. Il primo si trasforma in assist-man in occasione dei due gol, la prima volta appoggia per Snejeder per la rete del 2-2 e a pochi minuti dalla fine passa a Pandev per il gol della vittoria. Buona prova di carattere e di orgoglio della squadra, con Ranocchia e Lucio paladini della difesa, ma solo nel secondo tempo. Adesso ritorno al campionato, per cercare di tenere il passo del Milan e attesa per il sorteggio di Champions. Amala pazza Inter amala.

Sunday, March 6, 2011

Ancora pesto alla genovese: Inter devastante

L'Inter tiene il passo del Milan, fortunato e vittorioso a Torino contro una Juve spenta e demotivata. Tiene il passo, grazie ad una devastante partita giocata contro il Genoa e vinta per 5-2. Dopo la vittoria con la Samp della scorsa settimana, un'altra vittoria contro i liguri. E' il caso di dire "ancora pesto alla genovese". In svantaggio per 1-0 alla fine di un primo tempo (gol di Palacio, in contropiede), che comunque avrebbe potuto chiudersi in parità anche per alcune occasioni capitate ai nerazzurri, l'Inter ad inizio ripresa ha ribaltato il risultato con Pazzini, doppietta di Eto', Pandev e Nagatomo, subendo poi un altro gol dei genoani con Bonelli. E' finita 5-2, l'Inter rimane cinque lunghezze dietro al Milan, si prepara alla gara in trasferta di venerdì con il Brescia (0-0 oggi a Napoli) ed inizia il cammino verso il ritorno con il Bayern che si giocherà il 15 marzo all'Allianz Arena. Il migliore in campo dei nerazzurri oggi, per qualità del gioco e motivazioni, Samuel Eto'0 al 18° gol in campionato. Amala pazza Inter amala!

Sunday, February 27, 2011

Il pesto genovese e la regola del "due".

L'Inter soffre, ma passa a Genova. Passa con 2 gol, nel tempo n.2 della partita e si porta a -2 dal Milan. E' la regola del "due" che, speriamo, porti fortuna anche all'Allianz Arena nella gara di ritorno col Bayern. L'Inter di stasera ha sofferto nel primo tempo, perchè la Sampdoria di Di Carlo si è disposta bene in campo. E' stata più ordinata nella ripresa, ha rischiato un gol in contropiede (Julio Cesar è stato superlativo su Maccarrone) e poi sul finale ha colpito con Snejder (su punizione) ed Eto'o (all'ultimo minuto). Giudizio positivo per tutta la squadra, considerate la delicatezza dell'impegno, la difficoltà psicologica del momento (dopo la gara col Bayern) e le assenze. Importante sarà l'esito della gara di domani fra Milan e Napoli. Adesso i nerazzurri prendono un po' di fiato. Amala pazza Inter amala!

Wednesday, February 23, 2011

Kaputt

Perde l'Inter a San Siro contro il Bayern 1-0 con gol di Gomez realizzato al '90, dopo una corta respinta di Julio Cesar su tiro insidioso di Robben. Perde una gara il cui punteggio finale più giusto forse sarebbe stato il pareggio, nonostante la superiorità di gioco dei tedeschi. Perde una gara in casa che rende complicato, non impossibile, il superamento del turno all'Allianz Arena il 15 marzo prossimo, in cui saranno necessarie qualità che l'Inter in casa non ha saputo dimostrare. Perde una gara perchè, a parte le occasioni sprecate (Ranocchia, Maicon e due volte Cambiasso) e le straordinarie parate di Kraft su Eto'o (in almeno tre occasioni), l'Inter non ha approcciato bene la gara fin dall'inizio, facendosi imbrigliare a centrocampo, permettendo il pressing dei tedeschi sui portatori di palla, e dimostrandosi fin troppo riverente e remissiva nei confronti della squadra di Van Gaal, cinica, fallosa e determinata. Non è bastato il cuore, almeno stavolta. Non sono mancate per i tifosi le emozioni, diversamente declinate a seconda delle fasi della gara: rabbia, delusione, speranza, gioia, risentimento e infine delusione. Amala pazza Inter amala.

Saturday, February 19, 2011

La Juve, Firenze, il Cagliari e adesso il Bayern

Soffre l'Inter in casa col Cagliari. Soffre ma vince, guadagna tre punti e si avvicina ancora di più al Milan (-2 dai cugini che domani se la vedranno a Verona col Chievo), a conclusione di una settimana in cui fra Juve (partita persa a Torino per 1-0, gol di Matri) e recupero con la Fiorentina (2-1 per i nerazzurri a Firenze, con autogol di Camporese e rete di Pazzini) la squadra di Leonardo ha speso molte energie, ma ha dimostrato grande concretezza ed orientamento al risultato. Non è stata gara facile col Cagliari: i sardi ci hanno provato diverse volte con Lazzari (il più attivo in avanti), Conti (in due occasioni) e Biondini: in alcune occasioni Julio Cesar è stato, come sempre decisivo. L'Inter, episodio del gol a parte, si è resa pericolosa solo un paio di volte con Pandev ed Eto'o. La rete di Ranocchia, in presumibile posizione di fuorigioco, è stata una deviazione su tiro di Kharja al 7' del primo tempo. E Ranocchia, alla fine di questa settimana, specie dopo la gara di Firenze, decisivo anche questa sera, è l'eroe dei nerazzurri. La squadra adesso è pronta per la Champions, per opzionare, fin dalla gara d'andata, contro i vicecampioni d'Europa, il Bayern, il superamento del turno. Ma l'Inter è ancora la squadra campione in carica. E i tifosi la vogliono vedere ancora prima della classe. Amala Pazza Inter amala!

Sunday, February 6, 2011

Inter, give me five

Vere emozioni nerazzurre a San Siro, nel posticipo serale fra Inter e Roma. Cinque a tre il punteggio finale, otto gol in tutto, e alla fine Inter a -5 dal Milan. Primo tempo 2-1: gol di Snejder, Simplicio ed Eto'o, con Julio Cesar protagonista di una triplice parata che aveva in precedenza salvato il risultato. Nella ripresa, dopo un avvio velenoso con la Roma alla ricerca del pareggio, la svolta della gara: il Pazzo, lanciato verso il gol, viene atterrato: cartellino rosso per Burdisso, rigore e trasformazione dagli undici metri con la firma ancora di Eto'o. A quel punto, l'Inter dilaga: 4-1 con gol di Thiago Motta, preceduto e seguito da un paio di occasioni in cui i nerazzurri avrebbero potuto arrotondare il risultato. Poi, improvvisamente, la gara si riapre: punizione di De Rossi, tocco in area di Vucinic e 4-2; ed ancora il 4-3 di Loria dopo un palo colpito di testa da Juan. Inter in affanno nel finale, ma ancora il tempo di un gol, il 5-3 di Esteban Cambiasso. Alla fine di questa domenica straordinaria, è il caso di dire "Inter give me five". Cinque gol alla Roma e cinque punti di distacco dal Milan. Amala Pazza Inter amala!

Thursday, February 3, 2011

Inter "pugno" di ferro a Bari

L'anno scorso, al San Nicola, finì 2-2 e l'Inter recuperò una partita che i pugliesi potevano vincere. Ieri sera è finita 3-0 per i nerazzurri, ma il punteggio penalizza eccessivamente i padroni di casa, capitolati solo nel finale (gol di Kharja, Pazzini e Snejder), dopo una gara in cui si sono difesi bene e hanno imbrigliato il gioco a centrocampo dell'Inter. Per il resto, proprio perchè l'Inter non è mai riuscita a creare gioco e palle gol, limitandosi al possesso palla e addormentando più volte la gara in attesa di "ucciderla" al momento giusto, è stata una partita abbastanza noiosa. Evidentemente l'Inter con la testa era già a Domenica, alla gara interna con la Roma. Un pugno in faccia all'avversario, non visto dall'arbitro, ma evidenziato dalla prova tv, costerà caro a Chivu, in attesa di una maxi-squalifica. Come die, Inter "pugno" di ferro a Bari!

Sunday, January 30, 2011

E' PazzInter. 3-2 al Palermo

E' PazzInter all'esordio di Giancarlo Pazzini con la maglia dell'Inter. Sotto di due gol nel primo tempo (reti di Miccoli e Nocerino), la squadra nerazzurra a trazione integrale nella ripresa (con il trio Eto'o-Milito-Pazzini) ribalta il risultato, avendo rischiato di prendere un terzo gol (rigore di Pastore parato da Julio Cesar). Indiscusso protagonista il "Pazzo" che segna il gol del 1-2, quello del pareggio di testa, e si procura il rigore trasformato poi da Eto'o. Buona la prestazione del collettivo, anche se in difesa vanno ancora registrati alcuni meccanismi. Debutto in maglia nerazzurra anche per il neo acquisto Kharja. Giovedì sera l'Inter sarà a Bari. Mercoledi' scorso, invece, dopo un'estenuante gara terminata ai rigori (5-4 per i nerazzurri), l'Inter, battendo il Napoli al San Paolo, si è garantita la semifinale della Tim Cup dove incontrerà la Roma. Amala PazzInter Amala.

Sunday, January 23, 2011

L'Inter non riesce ad ingranare la sesta

L'Inter non riesce ad ingranare la sesta, cioè la sesta vittoria consecutiva da quando Leonardo è in panchina, e alla seconda giornata del girone di ritorno, nonostante una partita in più da recuperare, sta già accumulando un sostanziale gap di punti rispetto al Milan sempre più capolista e sempre più Ibra-dipendente. Ad Udine, la squadra nerazzurra è apparsa più inadeguata che incapace e il risultato in favore dei friulani appare equo e giusto, anche in considerazione di una netta superiorità bianconera sul piano del gioco di squadra, della velocità e della capacità di risultare incisivi sotto porta. La vittoria infrasettimanale dell'Inter col Cesena, nel primo dei due recuperi che i nerazzurri dovevano giocare, aveva un po' illuso l'ambiente. Si è parlato di un'Inter più vicina al Milan (con una partita da giocare con la Fiorentina a Firenze e un derby nel quale agganciare i cugini rossoneri), come se gli esiti di queste due gare fossero già scontati, con qualche mese di anticipo; Leonardo è apparso più pimpante e meno umile del solito, dichiarando, più per capacità di marketing che non per effettiva convinzione, che l'Inter è ancora in corsa per lo scudetto; Maicon ha avuto parole di elogio per il nuovo allenatore, salutando positivamente la transizione del dopo Benitez; all'allenatore ex Liverpool, tuttavia, Eto'o ha escluso responsabilità ben precise, assegnandole invece alla vivacità di clima nello spogliatoio; e così via. Sono passati i giorni e l'Inter è arrivata ad Udine chiacchierona, impreparata e soprattutto inadeguata. L'illusorio gol di vantaggio di Stankovic (che, già diffidato e poi ammonito, salterà la gara col Palermo, insieme a Chivu e Cordoba) non è bastato a colmare una differenza, anche sul piano tattico, che è apparsa subito evidente. E così l'Udinese, prima con Zapata e poi con Toto' Di Natale, ha ribaltato il risultato già nel primo tempo, suggellandolo nella ripresa col gol di Domizzi e sfiorando la quarta segnatura in altre occasioni. L'Inter, di contro, è stata poco incisiva, poichè Eto'o da solo in attacco non basta, quando Pandev e Biabiany (subentrato al posto di Thiago Motta) appaiono ancora non pienamente integrati nel gioco nerazzurro; ha traballato in difesa, ed ancora una volta bisogna lavorare per mettere a regime l'intesa fra Lucio, Cordoba e Chivu che, da quando manca Samuel, non sembrano più gli stessi; Maicon è apparso più spento, Castellazzi in porta indeciso e i compagni del reparto glielo hanno fatto pesare; mentre il centrocampo dei vecchietti ha fatto il possibile per arginare la furia bianconera, ma si è trovato ripetutamente in netta difficoltà, nonostante la generosità di Stankovic e con Thiago Motta apparso molto nervoso. Il resto della settimana si preannuncia impegnativo. Mercoledì l'Inter giocherà a Napoli per la coppa Italia e i partenopei ci metteranno l'anima per umiliare i nerazzurri; domenica si giocherà in casa contro il Palermo che, reduce dal successo casalingo contro il Brescia, intende continuare a far bene, per scalare ulteriori posizioni di classifica. Amala pazza Inter amala!

Wednesday, January 19, 2011

Give me Five

Inter, give me five! Quinta vittoria di fila per Leonardo, da quando è in panchina con l'Inter. Quarta vittoria in campionato, su quattro partite, con un'ulteriore gara da recuperare a Febbraio (contro la Fiorentina). Tre gol in media ogni partita. E, ancora, sei i punti di distacco dal Milan, ma soltanto per il momento. E' una macchina da gol e di numeri la squadra di Leonardo, rigenerata dall'arrivo del brasiliano alla guida della panchina, e rinfrancata nello spirito, nel morale e nel gioco. Di bel gioco, in verità, nella gara col Cesena non se ne è visto molto. L'Inter, in vantaggio di due gol (Eto'o e Milito), complice una difesa non impeccabile per tutta la serata (Matarazzi e Lucio in testa), si è fatta riprendere dagli ospiti (Bodgani e Giaccherini), e prima del riposo è tornata in vantaggio con Chivu, decisamente il più continuo fra i difensori insieme a Maicon. Nella ripresa, la vivacità della prima frazione di gioco si è persa, l'Inter, grazie ai centrocampisti (Stankovic, Cambiasso e Zanetti) si è preoccupata di tener palla e di controllare la gara, ha sfiorato la quarta segnatura (trema ancora la traversa di Eto'o, mentre Pandev si mangia le mani per avere sciupato l'assist di Obi, dopo una serpentina che ha seminato il panico fra i cesenati), ma ha anche rischiato di prendere il gol del pareggio (per ben due volte, con il subentrato Budan). L'importante era comunque vincere e questo obiettivo i ragazzi di Leo l'hanno raggiunto. Le distanze dal Milan si accorciano, ma è ancora presto per fare ipotesi aggancio, o addirittura, per fantasticare il sorpasso. Domenica, nella consueta fascia pre-pomeridiana che coincide col pranzo per milioni di Italiani, l'Inter andrà ad Udine. Non prendersi Sanchez (ci vorranno come minimo 25 milioni di euro), ma per cercare di guadagnare ancora tre punti. Non sarà facile per mille ragioni, ma i ragazzi di Leo hanno il dovere di provarci fino in fondo. Ancora una volta, per consentire ai tifosi di continuare a sognare. Amala pazza Inter amala.

Saturday, January 15, 2011

E' una Inter 4x4

Inter a trazione integrale, potremmo definirla. E' L'Inter del Principe e del Re, nella serata in cui la coppia d'attacco nerazzurra ritrova intesa, spettacolo e gol. E' l'Inter di Leonardo, un 4x4 puro, quattro vittorie di fila dall'insediamento dell'allenatore in panchina, con quattro gol rifilati al Bologna nell'anticipo serale della prima gara di ritorno. A segno Stankovic, Milito e doppietta del Re Leone. Con l'avvio del girone di ritorno, la "remuntada" nerazzurra è appena iniziata, nel giorno in cui capitan Zanett festeggia il traguardo delle 519 partite con la casacca nerazzurra. Amala pazza Inter amala.

Wednesday, January 12, 2011

A tutto Eto'o

A Tutto Eto'o. Così la Gazzetta dello Sport all'indomani della vittoria casalinga con il Genoa che regala all'Inter la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia. E' stata una partita vera e l'Inter l'ha vinta puntando ancora una volta sulla giusta combinazione fra gioco ed assetti in campo, giusta mentalità vincente e spirito di gruppo. La "ricetta Leo" continua a produrre risultati positivi (terza vittoria di fila in tre partite). La marcia in più però l'ha data Eto'o, autore di una splendida doppietta con cui l'Inter, già alla fine del primo tempo, era in vantaggio sul Genoa. Nella ripresa, poi il rigore dei rossoblu, l'incornata di Mariga e il 3-2 di Sculli. Avanti così. Amala pazza Inter amala!

Sunday, January 9, 2011

Vittoria di cuore: l'Inter passa a Catania

Seconda vittoria dell'era Leonardo. E, ancora una volta, doppietta di un centrocampista. Questa volta a Catania, contro i rossazzurri di Giampaolo, è toccato a Cambiasso, leader del centrocampo, realizzare i due gol con i quali i nerazzurri, temporaneamente in svantaggio (gol di Gomez), hanno ribaltato una gara non facile, soprattutto per l'intensità del gioco e per l'ordine con cui il Catania si è schierato in campo. Vittoria di cuore, e ancora una volta un grande pragmatismo dei nerazzurri. Primo tempo poco convincente. Poi, nella ripresa, dopo il gol del Catania, l'accelerazione alla partita, i cui esiti (grazie anche all'ingresso in campo di Pandev) sono stati stravolti in appena sei minuti. E poi, dopo il vantaggio, l'Inter è riuscita, coem sapeva fare bene lo scorso anno, ad addormentare la gara, neutralizzando le sortite degli avversari. A Castellazzi il merito di aver salvato il risultato in un paio d'occasioni, altrimenti decisive. Nella giornata pazza in cui il Milan fa 4-4 in casa con l'Udinese, l'Inter di Leonardo lancia un segnale ben chiaro ai cugini rossoneri. Amala pazza Inter amala!

Thursday, January 6, 2011

I primi effetti della cura Leonardo...Inter-Napoli 3-1

Aveva chiuso il 2010, con due partite (quelle del mondiale per clubs) vinte con tre gol, apre l'anno nuovo facendo altrettanto, ma la musica adesso è diversa. Si vedono i primi effetti della "cura Leonardo", il nuovo allenatore di un'Inter rigenerata che, battendo il Napoli di Mazzarri per 3-1, riprende fiducia in se stessa, ritrova il gioco pragmatico della passata stagione (soprattutto i tocchi di palla veloci e le incursioni in progressione verticale), ricompatta il gruppo attorno ai veri leader in campo (da Zanetti a Stankovic a Thiago Motta). E' un'Inter diversa da quella di fine 2010, e diversa anche dalla squadra vista in campo al Mondiale per clubs. Non è un caso che la partita col Napoli, la seconda squadra in classifica (gol di Thiago Motta e di Cambiasso nel primo tempo, inframezzati dal pareggio di Pazienza; ancora di Thiago Motta nella ripresa) sia stata soprattutto la gara dei quattro centrocampisti, capaci di tessere le fila del gioco, di imbrigliare quello degli avversari, di accelerare o rallentare la manovra a seconda dei bisogni. Il migliore in campo è stato senza dubbio un ritrovato Thiago Motta, ma è piaciuta anche la disposizione in campo dei due attaccanti (Milito e Pandev, più vicini e più incisivi nel gioco offensivo) e soprattutto va apprezzato il gioco di squadra dell'intera difesa (Maicon e Chivu, laterali; Cordoba e Lucio, centrali) che è riuscita a proteggere bene il portiere Castellazzi. Leonardo, lo s'è visto subito dagli esordi alla Pinetina, ha impresso nuova mentalità alla squadra, di per sè già forte e vincente; si è sbarazzato, subito ma con stile, dell'eredità Benitez (che evidentemente, adesso è chiarissimo, non era amato nè dalla dirigenza nè dai giocatori); ha puntato immediatamente su fattori psicologici e di team building, gli stessi, sia ben chiaro, su cui Mourinho ha fatto leva nella scorsa stagione. Adesso, bisogna vedere se la cura Leonardo continuerà a produrre frutti. Lo si vedrà dalle prossime partite, a partire dalla gara di domenica col Catania di Giampaolo che torna da Roma imbestialito e arrabbiatissimo per gli esiti di una gara che la direzione arbitrale ha falsato con errori madornali. Amala pazza Inter amala!

Saturday, January 1, 2011

Si riparte da Leonardo...buon 2011!



Anno di grazia 2011, il primo dopo il trionfale 2010 in cui l'Inter ha vinto cinque trofei su sei disponibili. Non è facile, anzi è forse improponibile, riptere quell'annata straordinaria. Si riparte dunque da Leonardo, nuovo allenatore dell'Inter, dopo la breve ma efficace gestione di Rafa Benitez. Si riparte dall'esperienza, dalla signorilità, dall'eleganza del brasiliano, per tantissimi anni una bandiera del Milan, l'avversaria cittadina dei nerazzurri. Si riparte dalla consapevolezza che ci sono tanti campioni e c'è comunque un gruppo di giocatori che vogliono consolidare entusiasmo, gioia e piacere di giocare, spettacolo e senso di concretezza, gli ingredienti che hanno fatto grande l'Inter di Mourinho e di Benitez nel 2010. Auguri a tutti e buon anno! Come sempre, a noi toccano le vere emozioni nerazzurre...