Tuesday, April 19, 2011

Fuori dall'alessitimia!

Con una prodezza balistica di Dejan Stankovic, e una gara giocata con saggezza, l'Inter espugna l'Olimpico, batte la Roma e ipoteca la finale di Coppa Italia. Riaffiorano le emozioni nerazzurre in un finale di stagione che lentamente stava conducendo il popolo nerazzurro ad uno stato generale di alessitimia, ovvero di incapacità a mentalizzare, percepire, riconoscere e descrivere il proprio stato emotivo (da tifoso) e quello altrui (dei giocatori di Leonardo, allenatore incluso). Sabato sera, col culatello di Parma (Inter sconfitta per 2-0 e a -8 dal Milan), si è chiusa forse definitivamente un'epoca, quella dei ragazzi del "Mancio" che, dopo aver vinto tutto in Italia, sono riusciti, in due anni con la guida del Mou e con qualche innesto azzeccato (Eto'o, Snejder, Milito, Lucio, etc..), a salire sul tetto dell'Europa e del Mondo. Adesso si attende la rifondazione. E, nel frattempo, molti "senatori", prossimi a lasciare l'Inter o a mettersi di canto, in una sola serata, contro l'avversaria più tosta degli ultimi anni, di fronte ad una Sensi che non capisce ancora il senso (della sua defenestrazione), i senatori appunto hanno riesumato coraggio e determinazione, recuperato fiato e condizione fisica, rispolverato orgoglio e commitment, per provare almeno a dare un pizzico di significato a questa stagione. Obiettivi minimi: il terzo posto in campionato, che vale l'accesso diretto alla Champions senza passare dai preliminari; la finale di Coppa Italia che sarebbe bello giocare contro il Milan di Allegri. Quel Milan che sta lentamente avviandosi a vincere lo scudetto, dopo averlo visto, per diversi anni, cucito sulle maglie dei cugini. Questa è l'Inter, che ci vuoi fa'. Amala pazza Inter amala.