Saturday, September 24, 2011

Sulla strada difficile di una ripresa

Si riprende l'Inter con l'arrivo di Ranieri e riprendono le pubblicazioni del blog "Emozioni nerazzurre" temporaneamente sospese in un periodo di totale alessitimia (assenza di emozioni) durante le prime cinque gare ufficiali della squadra allenata da Gasperini, battuta a Pechino dal Milan, sconfitta all'esordio in Champions dai turchi del Trabzonsport, umiliata in campionato a Novara, dopo aver perso a Palermo e pareggiato in casa con la Roma. A Bologna, in occasione della prima uscita di Ranieri, si è vista un'Inter reattiva, capace di esprimere gioco corale per un tempo (il primo, in cui i nerazzurri sono andati in vantaggio con Pazzini), assediata in difesa per buona parte del secondo tempo (in cui il Bologna ha trovato il pareggio su rigore di Diamanti), infine capace di uno scatto d'orgoglio nel finale, più per le giocate dei singoli (Pazzini e Milito, autore del rigore del 2-1) che per un gioco di squadra. A segno di testa anche Lucio (su punizione di Muntari) che si è fatto così perdonare qualche distrazione di troppo in difesa. Anche Samuel ha da farsi perdonare qualcosa, non essendo riuscito a segnare un gol già fatto (nel primo tempo) e avendo causato il fallo da rigore su Portanova (nel secondo tempo). E' piaciuto Coutinho, è apparso molto combattivo Nagatomo. Meglio Cambiasso di Zanetti, anche se il capitano dimostra ancora di tenere molto alla maglia nerazzurra. Le prossime gare in Champions e con il Napoli diranno a chiare lettere se l'Inter, con l'arrivo di Ranieri, ha impresso una svolta al proprio cammino. Amala pazza Inter amala!

Sunday, May 29, 2011

Un "titulo" ogni sessanta giorni.

"Ancora campioni". Così si apre la pagina Internet del sito ufficiale www.inter.it all'indomani della vittoria dell'Inter nella TIM Cup. La sesta in dodici mesi (due "triplete" a stagione!), in pratica un titolo ogni 6o giorni. Non importa se con Mourinho, Benitez o Leonardo. L'Inter di capitan Zanetti ha vinto ancora una volta sul campo, dimostrando concretezza e spirito di gruppo. La vittoria è dunque innanzitutto del gruppo, di uno spogliatoio solido in cui presenze più giovani (Pazzini, Ranocchia, Nagatomo) si armonizzano con la vecchia guardia (Cambiasso, Zanetti, Stankovic), orchestrati da un leader di turno che, nell'ultimo anno, è stato Samuel Eto'o; l'altro anno è stato Milito. Autore di 37 gol in questa stagione, realizzatore di due dei tre gol con i quali l'Inter ha battuto il Palermo nella finale della Tim Cup (l'altra rete è stata di Milito), Eto'o è sempre di più punto di riferimento dell'attacco della squadra nerazzurra. Si chiude una stagione. Qualcuno sostiene che si sia chiuso un ciclo, ma noi non ci crediamo. Probabilmente prenderà forma un progetto diverso, che punterà più sui giovani, ma non che potrà far a meno dell'esperienza e della leadership dei più anziani. L'Inter è una squadra troppo forte perchè si possa chiudere in fretta un ciclo. Si chiude invece una stagione che, in campionato, ha visto l'Inter finire al secondo posto, a sei lunghezze dal Milan. Nelle ultime due gare, l'Inter ha pareggiato 1-1 a Napoli (gol di Eto'o) e ha vinto 3-1 in casa col Catania (doppietta di Pazzini e rete di Nagatomo). In pratica, se avesse vinto col Milan nel derby del 2 aprile scorso, le due squadre milanesi avrebbero chiuso a pari punti. Ma è solo un "se". L'Inter è fra le prime otto squadre in Europa e sarebbe stata fra le prime quattro, se il 5 aprile non avesse compromesso con lo Shalke 04 il suo cammino nella Champions vinta strameritatamente dal Barcellona. Quel Barca che l'Inter, appena un anno fa, batteva 3-1 a San Siro ed eliminava dalla Champions nella gara di ritorno (persa poi per 1-0) che spalancava agli uomini di Mourinho le porte di una finale vinta ancora una volta per superiorità di gioco e concretezza. Adesso è tempo di riposo. Di campagna acquisti e cessioni per la società. Di riorganizzazione del lavoro per Leonardo, confermato alla guida della panchina. Si riprende il 6 agosto, in Cina, per la Supercoppa italiana che l'Inter (vincitrice della Tim Cup) disputerà contro il Milan, campione d'Italia. Ma il 6 agosto non sarà come il 2 aprile. E il derby della Madunina giocato fuori casa, all'estero, avrà tutt'altro sapore. Amala pazza Inter amala!

Sunday, May 8, 2011

L'Inter consolida il secondo posto in classifica

Guai a mollare la presa! Nella settimana in cui il Milan vince meritatamente il suo 18°scudetto, l'Inter consolida il secondo posto in classifica, battendo 3-1 la Fiorentina a San Siro, ed allungando sul Napoli (sconfitto a Lecce per 2-1) a +4. Una gara non facile, quella contro i viola, che gli uomini di Leonardo hanno giocato in grande spolvero, soprattutto nel primo tempo, e che hanno gestito con grande sapienza nel secondo, rispondendo subito al gol con cui la Fiorentina accorciava le distanze. Dopo la vittoria a Cesena (2-1, con doppietta di Pazzini), arriva quest'altro successo che motiva i nerazzurri alla vigilia di due importanti appuntamenti della settimana, la gara di ritorno con la Roma in Coppa Italia (all'andata, i nerazzurri si imposero per 1-0 all'Olimpico) e il posticipo serale di domenica contro il Napoli al San Paolo. I nerazzurri confermano di essere una squadra vincente, ben assortita e soprattutto compatta. Il ricordo della "settimana maledetta", quella in cui si sono spente le possibilità di una rimonta al Milan in campionato (2 aprile) e di un avanzamento di turno in Champions contro lo Schalke04 (5 aprile), è ormai solo un ricordo e niente più. Ieri, contro la Fiorentina, si è rivista la grande Inter, determinata, offensiva, quella che "a tamburo battente" rulla gli avversari. Uno due micidiale in pochi minuti, in entrambi i casi con i preziosi assist di Eto'o. Bello il gol di Pazzini, da gran rapinatore d'area qual è il centravanti nerazzurro. Magnifica la testata di Cambiasso che ha mandato in gol un perfetto cross su punizione di Eto'o. E, nella ripresa, dopo il gol di Gilardino (in contropiede), l'Inter ha consolidato il risultato con un gol-capolavoro su punizione del giovane Coutinho. Si è rivisto in panchina Samuel, tornato sui campi di gioco dopo il pesante infortunio che lo ha tenuto lontano dalle competizioni per tutta la stagione. Sono piaciuti anche Kharja e Chivu. Il Capitano Zanetti, alla sua 999 partita, è apparso un gigante in campo e sempre più il leader di questa compagine. Insomma, l'Inter rimane sempre una squadra capace di dare grande emozioni. Emozioni nerazzurre. E la stagione, segnata dalle importanti vittorie in Supercoppa italiana e al Mondiale per clubs, non è ancora finita. Amala pazza Inter amala!

Saturday, April 23, 2011

Inter-Lazio 2-1: remuntanda e seconda posizione

Remuntada e secondo posto. L'Inter batte 2-1 la Lazio e, approfittando dello stop del Napoli a Palermo, torna seconda a cinque lunghezze dal Milan. Questa la "sorpresa" nell'uovo di Pasqua nerazzurro. E pensare che per gli uomini di Leonardo la gara si era messa in salita già nel primo tempo: fallo su Zarate, rigore, espulsione di Julio Cesar e gol dello stesso attaccante laziale. L'Inter ci ha messo cuore, anima e pragmatismo, pareggiando prima con Snejder (su punizione, sul finire della prima frazione di gioco) e andando in vantaggio, nella ripresa, con Eto'o in contropiede. C'è stata qualche paura (la traversa della Lazio), ma i nerazzurri hanno sfiorato anche la terza marcatura. Adesso, il finale di campionato sarà meno traumatico del previsto. Amala pazza Inter amala!

Tuesday, April 19, 2011

Fuori dall'alessitimia!

Con una prodezza balistica di Dejan Stankovic, e una gara giocata con saggezza, l'Inter espugna l'Olimpico, batte la Roma e ipoteca la finale di Coppa Italia. Riaffiorano le emozioni nerazzurre in un finale di stagione che lentamente stava conducendo il popolo nerazzurro ad uno stato generale di alessitimia, ovvero di incapacità a mentalizzare, percepire, riconoscere e descrivere il proprio stato emotivo (da tifoso) e quello altrui (dei giocatori di Leonardo, allenatore incluso). Sabato sera, col culatello di Parma (Inter sconfitta per 2-0 e a -8 dal Milan), si è chiusa forse definitivamente un'epoca, quella dei ragazzi del "Mancio" che, dopo aver vinto tutto in Italia, sono riusciti, in due anni con la guida del Mou e con qualche innesto azzeccato (Eto'o, Snejder, Milito, Lucio, etc..), a salire sul tetto dell'Europa e del Mondo. Adesso si attende la rifondazione. E, nel frattempo, molti "senatori", prossimi a lasciare l'Inter o a mettersi di canto, in una sola serata, contro l'avversaria più tosta degli ultimi anni, di fronte ad una Sensi che non capisce ancora il senso (della sua defenestrazione), i senatori appunto hanno riesumato coraggio e determinazione, recuperato fiato e condizione fisica, rispolverato orgoglio e commitment, per provare almeno a dare un pizzico di significato a questa stagione. Obiettivi minimi: il terzo posto in campionato, che vale l'accesso diretto alla Champions senza passare dai preliminari; la finale di Coppa Italia che sarebbe bello giocare contro il Milan di Allegri. Quel Milan che sta lentamente avviandosi a vincere lo scudetto, dopo averlo visto, per diversi anni, cucito sulle maglie dei cugini. Questa è l'Inter, che ci vuoi fa'. Amala pazza Inter amala.

Wednesday, April 13, 2011

La benzina è finita

E' finita la benzina, nel breve volgere di due settimane. L'Inter perde il derby (3-0), l'andata di Champions (5-2 per lo Schalke a San Siro), vince col Chievo (2-0), e perde anche il ritorno con i tedeschi (2-1). In meno di due settimane, si allungano le distanze dal Milan, rimaste inalterate anche dopo la vittoria con il Chievo, e si chiude l'esperienza nel grande proscenio europeo. Si va verso la fine della stagione, con la speranza di recuperare un po' di distacco dal Milan e provare a vincere la Coppa Italia. Dopo i fasti del 201o (cinque titoli su sei), adesso è tempo di riposo. E di riprogrammazione per il futuro. Amala pazza Inter amala.

Sunday, March 20, 2011

A -2 dal Milan. E alla prossima il derby

Sofferta più del previsto la vittoria dell'Inter contro il Lecce. Con un gol di Pazzini, ad inizio del secondo tempo, i nerazzurri battono i salentini di Di Canio e si avvicinano ulteriormente al Milan (sconfitto a Palermo per 1-0), in attesa del derby che si giocherà alla ripresa del campionato, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali. E' stata sofferta la gara con il Lecce, perchè l'Inter (con un possesso di palla doppio rispetto agli avversari) ha avuto molte difficoltà a sfondare il muro difensivo dei pugliesi, ben disposti a centrocampo e soprattutto nel reparto difensivo. Nella prima frazione di gioco, l'Inter è stata pericolosa soltanto in due occasioni con Snejeder. Ancor di meno nella ripresa, ad eccezione dell'azione in cui il Pazzo è andato in gol per vie centrali. Sul finale, una parata di Julio Cesar ha scongiurato il pareggio. L'Inter, che dovrà fare a meno di Lucio nel derby, adesso rifiata un po'. La settimana che precederà il derby, tuttavia, è quella degli impegni delle nazionali e ben 22 giocatori di Milan e Inter saranno impegnati con le rappresentative di casa. Arriveranno tutti stanchi alla stracittadina, ma non mancheranno sicuramente emozioni. In palio per l'Inter c'è la riconquista del primo posto. Amala pazza Inter amala

Wednesday, March 16, 2011

Aufidersen....

Aufidersen, Bayern. L'Inter passa 3-2 all'Allianz Arena di Monaco e accede ai quarti di finale della Champions. Idi di Marzo del 2011 indimenticabili ed emozionanti per i tifosi nerazzurri: la squadra di Leonardo, in svantaggio 2-1 alla fine del primo tempo, è stata capace di ribaltare il risultato nella ripresa, lasciando a casa i vicecampioni d'Europa, mandando a casa probabilmente Van Gaal, tornando a casa con rinnovati entusiasmo e vigore. Dopo il venerdì di campionato, in cui a Brescia i nerazzurri avevano rischiato di perdere (1-1, gol di Eto'o e di Caracciolo, rigore di Caracciolo parato da Julio Cesar), l'Inter è andata a Monaco per vincere e c'è riuscita. Primo tempo di marca tedesca: l'Inter passa in vantaggio con Eto'o a 4', ma viene raggiunta prima da Gomez e poi da Muller, palesando evidenti difficoltà in difesa, e rischiando più volte il terzo gol. Nella ripresa, la musica cambia. L'innesto di Coutinho dà più incisività al gioco d'attacco, lascia più libero Snejder e rende più offensivi Eto'o e Pandev. Il primo si trasforma in assist-man in occasione dei due gol, la prima volta appoggia per Snejeder per la rete del 2-2 e a pochi minuti dalla fine passa a Pandev per il gol della vittoria. Buona prova di carattere e di orgoglio della squadra, con Ranocchia e Lucio paladini della difesa, ma solo nel secondo tempo. Adesso ritorno al campionato, per cercare di tenere il passo del Milan e attesa per il sorteggio di Champions. Amala pazza Inter amala.

Sunday, March 6, 2011

Ancora pesto alla genovese: Inter devastante

L'Inter tiene il passo del Milan, fortunato e vittorioso a Torino contro una Juve spenta e demotivata. Tiene il passo, grazie ad una devastante partita giocata contro il Genoa e vinta per 5-2. Dopo la vittoria con la Samp della scorsa settimana, un'altra vittoria contro i liguri. E' il caso di dire "ancora pesto alla genovese". In svantaggio per 1-0 alla fine di un primo tempo (gol di Palacio, in contropiede), che comunque avrebbe potuto chiudersi in parità anche per alcune occasioni capitate ai nerazzurri, l'Inter ad inizio ripresa ha ribaltato il risultato con Pazzini, doppietta di Eto', Pandev e Nagatomo, subendo poi un altro gol dei genoani con Bonelli. E' finita 5-2, l'Inter rimane cinque lunghezze dietro al Milan, si prepara alla gara in trasferta di venerdì con il Brescia (0-0 oggi a Napoli) ed inizia il cammino verso il ritorno con il Bayern che si giocherà il 15 marzo all'Allianz Arena. Il migliore in campo dei nerazzurri oggi, per qualità del gioco e motivazioni, Samuel Eto'0 al 18° gol in campionato. Amala pazza Inter amala!

Sunday, February 27, 2011

Il pesto genovese e la regola del "due".

L'Inter soffre, ma passa a Genova. Passa con 2 gol, nel tempo n.2 della partita e si porta a -2 dal Milan. E' la regola del "due" che, speriamo, porti fortuna anche all'Allianz Arena nella gara di ritorno col Bayern. L'Inter di stasera ha sofferto nel primo tempo, perchè la Sampdoria di Di Carlo si è disposta bene in campo. E' stata più ordinata nella ripresa, ha rischiato un gol in contropiede (Julio Cesar è stato superlativo su Maccarrone) e poi sul finale ha colpito con Snejder (su punizione) ed Eto'o (all'ultimo minuto). Giudizio positivo per tutta la squadra, considerate la delicatezza dell'impegno, la difficoltà psicologica del momento (dopo la gara col Bayern) e le assenze. Importante sarà l'esito della gara di domani fra Milan e Napoli. Adesso i nerazzurri prendono un po' di fiato. Amala pazza Inter amala!

Wednesday, February 23, 2011

Kaputt

Perde l'Inter a San Siro contro il Bayern 1-0 con gol di Gomez realizzato al '90, dopo una corta respinta di Julio Cesar su tiro insidioso di Robben. Perde una gara il cui punteggio finale più giusto forse sarebbe stato il pareggio, nonostante la superiorità di gioco dei tedeschi. Perde una gara in casa che rende complicato, non impossibile, il superamento del turno all'Allianz Arena il 15 marzo prossimo, in cui saranno necessarie qualità che l'Inter in casa non ha saputo dimostrare. Perde una gara perchè, a parte le occasioni sprecate (Ranocchia, Maicon e due volte Cambiasso) e le straordinarie parate di Kraft su Eto'o (in almeno tre occasioni), l'Inter non ha approcciato bene la gara fin dall'inizio, facendosi imbrigliare a centrocampo, permettendo il pressing dei tedeschi sui portatori di palla, e dimostrandosi fin troppo riverente e remissiva nei confronti della squadra di Van Gaal, cinica, fallosa e determinata. Non è bastato il cuore, almeno stavolta. Non sono mancate per i tifosi le emozioni, diversamente declinate a seconda delle fasi della gara: rabbia, delusione, speranza, gioia, risentimento e infine delusione. Amala pazza Inter amala.

Saturday, February 19, 2011

La Juve, Firenze, il Cagliari e adesso il Bayern

Soffre l'Inter in casa col Cagliari. Soffre ma vince, guadagna tre punti e si avvicina ancora di più al Milan (-2 dai cugini che domani se la vedranno a Verona col Chievo), a conclusione di una settimana in cui fra Juve (partita persa a Torino per 1-0, gol di Matri) e recupero con la Fiorentina (2-1 per i nerazzurri a Firenze, con autogol di Camporese e rete di Pazzini) la squadra di Leonardo ha speso molte energie, ma ha dimostrato grande concretezza ed orientamento al risultato. Non è stata gara facile col Cagliari: i sardi ci hanno provato diverse volte con Lazzari (il più attivo in avanti), Conti (in due occasioni) e Biondini: in alcune occasioni Julio Cesar è stato, come sempre decisivo. L'Inter, episodio del gol a parte, si è resa pericolosa solo un paio di volte con Pandev ed Eto'o. La rete di Ranocchia, in presumibile posizione di fuorigioco, è stata una deviazione su tiro di Kharja al 7' del primo tempo. E Ranocchia, alla fine di questa settimana, specie dopo la gara di Firenze, decisivo anche questa sera, è l'eroe dei nerazzurri. La squadra adesso è pronta per la Champions, per opzionare, fin dalla gara d'andata, contro i vicecampioni d'Europa, il Bayern, il superamento del turno. Ma l'Inter è ancora la squadra campione in carica. E i tifosi la vogliono vedere ancora prima della classe. Amala Pazza Inter amala!

Sunday, February 6, 2011

Inter, give me five

Vere emozioni nerazzurre a San Siro, nel posticipo serale fra Inter e Roma. Cinque a tre il punteggio finale, otto gol in tutto, e alla fine Inter a -5 dal Milan. Primo tempo 2-1: gol di Snejder, Simplicio ed Eto'o, con Julio Cesar protagonista di una triplice parata che aveva in precedenza salvato il risultato. Nella ripresa, dopo un avvio velenoso con la Roma alla ricerca del pareggio, la svolta della gara: il Pazzo, lanciato verso il gol, viene atterrato: cartellino rosso per Burdisso, rigore e trasformazione dagli undici metri con la firma ancora di Eto'o. A quel punto, l'Inter dilaga: 4-1 con gol di Thiago Motta, preceduto e seguito da un paio di occasioni in cui i nerazzurri avrebbero potuto arrotondare il risultato. Poi, improvvisamente, la gara si riapre: punizione di De Rossi, tocco in area di Vucinic e 4-2; ed ancora il 4-3 di Loria dopo un palo colpito di testa da Juan. Inter in affanno nel finale, ma ancora il tempo di un gol, il 5-3 di Esteban Cambiasso. Alla fine di questa domenica straordinaria, è il caso di dire "Inter give me five". Cinque gol alla Roma e cinque punti di distacco dal Milan. Amala Pazza Inter amala!

Thursday, February 3, 2011

Inter "pugno" di ferro a Bari

L'anno scorso, al San Nicola, finì 2-2 e l'Inter recuperò una partita che i pugliesi potevano vincere. Ieri sera è finita 3-0 per i nerazzurri, ma il punteggio penalizza eccessivamente i padroni di casa, capitolati solo nel finale (gol di Kharja, Pazzini e Snejder), dopo una gara in cui si sono difesi bene e hanno imbrigliato il gioco a centrocampo dell'Inter. Per il resto, proprio perchè l'Inter non è mai riuscita a creare gioco e palle gol, limitandosi al possesso palla e addormentando più volte la gara in attesa di "ucciderla" al momento giusto, è stata una partita abbastanza noiosa. Evidentemente l'Inter con la testa era già a Domenica, alla gara interna con la Roma. Un pugno in faccia all'avversario, non visto dall'arbitro, ma evidenziato dalla prova tv, costerà caro a Chivu, in attesa di una maxi-squalifica. Come die, Inter "pugno" di ferro a Bari!

Sunday, January 30, 2011

E' PazzInter. 3-2 al Palermo

E' PazzInter all'esordio di Giancarlo Pazzini con la maglia dell'Inter. Sotto di due gol nel primo tempo (reti di Miccoli e Nocerino), la squadra nerazzurra a trazione integrale nella ripresa (con il trio Eto'o-Milito-Pazzini) ribalta il risultato, avendo rischiato di prendere un terzo gol (rigore di Pastore parato da Julio Cesar). Indiscusso protagonista il "Pazzo" che segna il gol del 1-2, quello del pareggio di testa, e si procura il rigore trasformato poi da Eto'o. Buona la prestazione del collettivo, anche se in difesa vanno ancora registrati alcuni meccanismi. Debutto in maglia nerazzurra anche per il neo acquisto Kharja. Giovedì sera l'Inter sarà a Bari. Mercoledi' scorso, invece, dopo un'estenuante gara terminata ai rigori (5-4 per i nerazzurri), l'Inter, battendo il Napoli al San Paolo, si è garantita la semifinale della Tim Cup dove incontrerà la Roma. Amala PazzInter Amala.

Sunday, January 23, 2011

L'Inter non riesce ad ingranare la sesta

L'Inter non riesce ad ingranare la sesta, cioè la sesta vittoria consecutiva da quando Leonardo è in panchina, e alla seconda giornata del girone di ritorno, nonostante una partita in più da recuperare, sta già accumulando un sostanziale gap di punti rispetto al Milan sempre più capolista e sempre più Ibra-dipendente. Ad Udine, la squadra nerazzurra è apparsa più inadeguata che incapace e il risultato in favore dei friulani appare equo e giusto, anche in considerazione di una netta superiorità bianconera sul piano del gioco di squadra, della velocità e della capacità di risultare incisivi sotto porta. La vittoria infrasettimanale dell'Inter col Cesena, nel primo dei due recuperi che i nerazzurri dovevano giocare, aveva un po' illuso l'ambiente. Si è parlato di un'Inter più vicina al Milan (con una partita da giocare con la Fiorentina a Firenze e un derby nel quale agganciare i cugini rossoneri), come se gli esiti di queste due gare fossero già scontati, con qualche mese di anticipo; Leonardo è apparso più pimpante e meno umile del solito, dichiarando, più per capacità di marketing che non per effettiva convinzione, che l'Inter è ancora in corsa per lo scudetto; Maicon ha avuto parole di elogio per il nuovo allenatore, salutando positivamente la transizione del dopo Benitez; all'allenatore ex Liverpool, tuttavia, Eto'o ha escluso responsabilità ben precise, assegnandole invece alla vivacità di clima nello spogliatoio; e così via. Sono passati i giorni e l'Inter è arrivata ad Udine chiacchierona, impreparata e soprattutto inadeguata. L'illusorio gol di vantaggio di Stankovic (che, già diffidato e poi ammonito, salterà la gara col Palermo, insieme a Chivu e Cordoba) non è bastato a colmare una differenza, anche sul piano tattico, che è apparsa subito evidente. E così l'Udinese, prima con Zapata e poi con Toto' Di Natale, ha ribaltato il risultato già nel primo tempo, suggellandolo nella ripresa col gol di Domizzi e sfiorando la quarta segnatura in altre occasioni. L'Inter, di contro, è stata poco incisiva, poichè Eto'o da solo in attacco non basta, quando Pandev e Biabiany (subentrato al posto di Thiago Motta) appaiono ancora non pienamente integrati nel gioco nerazzurro; ha traballato in difesa, ed ancora una volta bisogna lavorare per mettere a regime l'intesa fra Lucio, Cordoba e Chivu che, da quando manca Samuel, non sembrano più gli stessi; Maicon è apparso più spento, Castellazzi in porta indeciso e i compagni del reparto glielo hanno fatto pesare; mentre il centrocampo dei vecchietti ha fatto il possibile per arginare la furia bianconera, ma si è trovato ripetutamente in netta difficoltà, nonostante la generosità di Stankovic e con Thiago Motta apparso molto nervoso. Il resto della settimana si preannuncia impegnativo. Mercoledì l'Inter giocherà a Napoli per la coppa Italia e i partenopei ci metteranno l'anima per umiliare i nerazzurri; domenica si giocherà in casa contro il Palermo che, reduce dal successo casalingo contro il Brescia, intende continuare a far bene, per scalare ulteriori posizioni di classifica. Amala pazza Inter amala!

Wednesday, January 19, 2011

Give me Five

Inter, give me five! Quinta vittoria di fila per Leonardo, da quando è in panchina con l'Inter. Quarta vittoria in campionato, su quattro partite, con un'ulteriore gara da recuperare a Febbraio (contro la Fiorentina). Tre gol in media ogni partita. E, ancora, sei i punti di distacco dal Milan, ma soltanto per il momento. E' una macchina da gol e di numeri la squadra di Leonardo, rigenerata dall'arrivo del brasiliano alla guida della panchina, e rinfrancata nello spirito, nel morale e nel gioco. Di bel gioco, in verità, nella gara col Cesena non se ne è visto molto. L'Inter, in vantaggio di due gol (Eto'o e Milito), complice una difesa non impeccabile per tutta la serata (Matarazzi e Lucio in testa), si è fatta riprendere dagli ospiti (Bodgani e Giaccherini), e prima del riposo è tornata in vantaggio con Chivu, decisamente il più continuo fra i difensori insieme a Maicon. Nella ripresa, la vivacità della prima frazione di gioco si è persa, l'Inter, grazie ai centrocampisti (Stankovic, Cambiasso e Zanetti) si è preoccupata di tener palla e di controllare la gara, ha sfiorato la quarta segnatura (trema ancora la traversa di Eto'o, mentre Pandev si mangia le mani per avere sciupato l'assist di Obi, dopo una serpentina che ha seminato il panico fra i cesenati), ma ha anche rischiato di prendere il gol del pareggio (per ben due volte, con il subentrato Budan). L'importante era comunque vincere e questo obiettivo i ragazzi di Leo l'hanno raggiunto. Le distanze dal Milan si accorciano, ma è ancora presto per fare ipotesi aggancio, o addirittura, per fantasticare il sorpasso. Domenica, nella consueta fascia pre-pomeridiana che coincide col pranzo per milioni di Italiani, l'Inter andrà ad Udine. Non prendersi Sanchez (ci vorranno come minimo 25 milioni di euro), ma per cercare di guadagnare ancora tre punti. Non sarà facile per mille ragioni, ma i ragazzi di Leo hanno il dovere di provarci fino in fondo. Ancora una volta, per consentire ai tifosi di continuare a sognare. Amala pazza Inter amala.

Saturday, January 15, 2011

E' una Inter 4x4

Inter a trazione integrale, potremmo definirla. E' L'Inter del Principe e del Re, nella serata in cui la coppia d'attacco nerazzurra ritrova intesa, spettacolo e gol. E' l'Inter di Leonardo, un 4x4 puro, quattro vittorie di fila dall'insediamento dell'allenatore in panchina, con quattro gol rifilati al Bologna nell'anticipo serale della prima gara di ritorno. A segno Stankovic, Milito e doppietta del Re Leone. Con l'avvio del girone di ritorno, la "remuntada" nerazzurra è appena iniziata, nel giorno in cui capitan Zanett festeggia il traguardo delle 519 partite con la casacca nerazzurra. Amala pazza Inter amala.

Wednesday, January 12, 2011

A tutto Eto'o

A Tutto Eto'o. Così la Gazzetta dello Sport all'indomani della vittoria casalinga con il Genoa che regala all'Inter la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia. E' stata una partita vera e l'Inter l'ha vinta puntando ancora una volta sulla giusta combinazione fra gioco ed assetti in campo, giusta mentalità vincente e spirito di gruppo. La "ricetta Leo" continua a produrre risultati positivi (terza vittoria di fila in tre partite). La marcia in più però l'ha data Eto'o, autore di una splendida doppietta con cui l'Inter, già alla fine del primo tempo, era in vantaggio sul Genoa. Nella ripresa, poi il rigore dei rossoblu, l'incornata di Mariga e il 3-2 di Sculli. Avanti così. Amala pazza Inter amala!

Sunday, January 9, 2011

Vittoria di cuore: l'Inter passa a Catania

Seconda vittoria dell'era Leonardo. E, ancora una volta, doppietta di un centrocampista. Questa volta a Catania, contro i rossazzurri di Giampaolo, è toccato a Cambiasso, leader del centrocampo, realizzare i due gol con i quali i nerazzurri, temporaneamente in svantaggio (gol di Gomez), hanno ribaltato una gara non facile, soprattutto per l'intensità del gioco e per l'ordine con cui il Catania si è schierato in campo. Vittoria di cuore, e ancora una volta un grande pragmatismo dei nerazzurri. Primo tempo poco convincente. Poi, nella ripresa, dopo il gol del Catania, l'accelerazione alla partita, i cui esiti (grazie anche all'ingresso in campo di Pandev) sono stati stravolti in appena sei minuti. E poi, dopo il vantaggio, l'Inter è riuscita, coem sapeva fare bene lo scorso anno, ad addormentare la gara, neutralizzando le sortite degli avversari. A Castellazzi il merito di aver salvato il risultato in un paio d'occasioni, altrimenti decisive. Nella giornata pazza in cui il Milan fa 4-4 in casa con l'Udinese, l'Inter di Leonardo lancia un segnale ben chiaro ai cugini rossoneri. Amala pazza Inter amala!

Thursday, January 6, 2011

I primi effetti della cura Leonardo...Inter-Napoli 3-1

Aveva chiuso il 2010, con due partite (quelle del mondiale per clubs) vinte con tre gol, apre l'anno nuovo facendo altrettanto, ma la musica adesso è diversa. Si vedono i primi effetti della "cura Leonardo", il nuovo allenatore di un'Inter rigenerata che, battendo il Napoli di Mazzarri per 3-1, riprende fiducia in se stessa, ritrova il gioco pragmatico della passata stagione (soprattutto i tocchi di palla veloci e le incursioni in progressione verticale), ricompatta il gruppo attorno ai veri leader in campo (da Zanetti a Stankovic a Thiago Motta). E' un'Inter diversa da quella di fine 2010, e diversa anche dalla squadra vista in campo al Mondiale per clubs. Non è un caso che la partita col Napoli, la seconda squadra in classifica (gol di Thiago Motta e di Cambiasso nel primo tempo, inframezzati dal pareggio di Pazienza; ancora di Thiago Motta nella ripresa) sia stata soprattutto la gara dei quattro centrocampisti, capaci di tessere le fila del gioco, di imbrigliare quello degli avversari, di accelerare o rallentare la manovra a seconda dei bisogni. Il migliore in campo è stato senza dubbio un ritrovato Thiago Motta, ma è piaciuta anche la disposizione in campo dei due attaccanti (Milito e Pandev, più vicini e più incisivi nel gioco offensivo) e soprattutto va apprezzato il gioco di squadra dell'intera difesa (Maicon e Chivu, laterali; Cordoba e Lucio, centrali) che è riuscita a proteggere bene il portiere Castellazzi. Leonardo, lo s'è visto subito dagli esordi alla Pinetina, ha impresso nuova mentalità alla squadra, di per sè già forte e vincente; si è sbarazzato, subito ma con stile, dell'eredità Benitez (che evidentemente, adesso è chiarissimo, non era amato nè dalla dirigenza nè dai giocatori); ha puntato immediatamente su fattori psicologici e di team building, gli stessi, sia ben chiaro, su cui Mourinho ha fatto leva nella scorsa stagione. Adesso, bisogna vedere se la cura Leonardo continuerà a produrre frutti. Lo si vedrà dalle prossime partite, a partire dalla gara di domenica col Catania di Giampaolo che torna da Roma imbestialito e arrabbiatissimo per gli esiti di una gara che la direzione arbitrale ha falsato con errori madornali. Amala pazza Inter amala!

Saturday, January 1, 2011

Si riparte da Leonardo...buon 2011!



Anno di grazia 2011, il primo dopo il trionfale 2010 in cui l'Inter ha vinto cinque trofei su sei disponibili. Non è facile, anzi è forse improponibile, riptere quell'annata straordinaria. Si riparte dunque da Leonardo, nuovo allenatore dell'Inter, dopo la breve ma efficace gestione di Rafa Benitez. Si riparte dall'esperienza, dalla signorilità, dall'eleganza del brasiliano, per tantissimi anni una bandiera del Milan, l'avversaria cittadina dei nerazzurri. Si riparte dalla consapevolezza che ci sono tanti campioni e c'è comunque un gruppo di giocatori che vogliono consolidare entusiasmo, gioia e piacere di giocare, spettacolo e senso di concretezza, gli ingredienti che hanno fatto grande l'Inter di Mourinho e di Benitez nel 2010. Auguri a tutti e buon anno! Come sempre, a noi toccano le vere emozioni nerazzurre...

Saturday, December 18, 2010

3-0 al Mazembe e si sale sul tetto del mondo.



Un altro 3-0 (gol di Pandev al 13', di Eto'o al 17, di Biabiany all'85) e l'Inter, battendo il Mazembe, sale sul tetto del mondo. Campioni del Mondo ad Abu Dhabi, sotto gli occhi di Joseph Blatter (il presidente della FIFA), Michel Platini (il presidente dell'UEFA) e del patron Massimo Moratti. Si chiude, con il quinto titolo su sei, un 2010 fantastico, iniziato il 5 maggio (con la conquista della Coppa Italia), proseguito il 16 maggio (con la conquista del 18°scudetto), suggellato dalla vittoria in Champions il 22 maggio. E fin qui, è stata l'era di Jose Mourinho. Quella di Rafa Benitez si è aperta il 21 agosto (con la Supercoppa italiana), non si è concretizzata il 26 agosto (sconfitta in Supercoppa europea), ma ha trovato questa sera con il trofeo che all'Inter mancava da 45 anni. Da oggi l'Internazionale è di nome e di fatto. Con una dedica speciale alla memoria di Giacinto Facchetti e Peppino Prisco, e di solidarietà per Walter Samuel. E la coppa alzata da Javier Zanetti premia la grande pazienza e lo straordinario commitment del Capitano che questo momento lo ha aspettato da 16 anni. Ad maiora!

Wednesday, December 15, 2010

Questa volta l'Inter ne ha fatti, non ne ha presi, TRE

Dopo due sconfitte consecutive in cui l'Inter ha preso tre gol (3-1 dalla Lazio in campionato, 3-0 dal Werder Brema in Champions), la squadra di Benitez si riscatta alla prima partita del mondiale per club, vincendo 3-0 contro i coreani del Seongnam. Sabato sera, alle 18 ore italiane, i nerazzurri affronteranno in finale i congolesi del Mazembe per la conquista della Coppa. Speriamo bene. Si è vista in campo un'Inter più determinata, decisa, compatta e concreta, insomma una fotocopia della squadra che, nel Maggio di quest'anno, ha regalato ai tifosi una straordinaria "triplete" (Coppa Italia, Campionato e Champions) cui si è aggiunta la Supercoppa TIM ad agosto. Ad Abu Dhabi, dove la dirigenza dell'Inter sta pianificando un'interessante operazione di marketing, di cui anche Il Sole 24 ore ha dato ieri notizia, la squadra di Benitez ha vinto meritatamente con i gol di Stankovic (speriamo che sia veramente il primo dei tre gol "pronosticati" da Snejeder), di capitan Zanetti (generoso come sempre) e di Milito. E' bello, è stata una vera emozione nerazzurra, rivedere il Principe sorridente per un gol alla porta avversaria. Speriamo sia il primo di una lunga serie. Milan, tiè!

Sunday, November 28, 2010

Pranzo con prosciutto...di Parma!

La copertina di questa domenica nerazzurra è dedicata a Dejan Stankovic, il centrocampista serbo che mai si arrende, caparbio e combattivo, capace di prendere per mano la squadra, e di aiutarla a reagire. E dunque, in una domenica fredda e buia a Milano, dove si è rischiato di non giocare per la neve, in una partita anticipata alle 12.30, l'Inter ha pranzato con abbondante prosciutto di Parma. Di gol alla squadra allenata da Marino, i nerazzurri ne hanno fatto cinque. Tre di Dejan (il gol del pareggio, il 2-1 e poi il gol del 5-1), uno di Cambiasso (il gol del 3-1), uno di Thiago Motta (il gol del 4-1), al rientro dopo l'infortunio. Il Parma era passato in vantaggio con Crespo (al 3'minuto) e l'ex attaccante nerazzurro, ancora in gol dopo il 3-1, ci ha provato diverse volte a riaprire la gara, approfittando di alcune leggerezze difensive dei ragazzi di Benitez. Un Parma che soprattutto nel primo tempo ha collezionato diverse occasioni da gol, ha impaurito l'Inter (ottime le giocate di Giovinco e Candreva), l'ha fatta tremare anche nella ripresa (un palo e una traversa). Tuttavia, gli uomini di Marino sono stati storditi per ben due volte dalla reazione nerazzurra, nel primo tempo (tre gol in cinque minuti) e nella ripresa (quando, in rapida sequenza, le distanze si sono allungate fino al 5-2). L'Inter torna a vincere in casa; sale di una posizione in classifica e, dopo aver superato il turno di Champions con una gara d'anticipo, si appresta a giocare venerdì sera contro la Lazio, seconda in classifica. Sarà una bella sfida!

Wednesday, November 24, 2010

Sesti in campionato: indietro. Ottavi in Champions: avanti.

Sesti in campionato, dopo le due ultime sconfitte (1-0 nel derby della Madunnina; 2-0 a Verona col Chievo). Ottavi in Champions: con la vittoria contro il Twente (1-0 gol di Cambiasso). Nerazzurri sfortunati e aggrediti dagli infortuni, ma ancora capaci di grandi reazioni. Con un secondo tempo magistrale, i ragazzi di Benitez approdano agli ottavi con un turno d'anticipo e recuperano morale e fiducia, che potranno risultare utili per gli impegni successivi e per il Mondiale per clubs di fine anno.

Wednesday, November 10, 2010

Sperando in tempi migliori...


Aggiornare il diario relativo agli ultimi impegni dei ragazzi di Rafa Benitez è un compito difficile, per chi è abituato a vivere di autentiche "emozioni nerazzurre". In una settimana, dallo scorso martedì a ieri sera 10 novembre, l'Inter ha collezionato una pesante sconfitta in Champions (3-1 a Londra, col Tottenham, gol per i nerazzurri di Eto'o) e due pareggi in campionato (1-1 in casa col Brescia, gol del solito Re Leone; 1-1 a Lecce, gol di Milito), si è fatta raggiungere dagli inglesi alla testa del girone, ha accumulato un ritardo di tre punti sul Milan adesso capolista in campionato. Nel frattempo, si è ulteriormente rimpolpata la lista degli infortuni, con Julio Cesar e Maicon, e con la grave perdita di Walter Samuel che, a seguito di una brutta caduta rimediata nella partita con il Brescia, si è fatto male al ginocchio e, in pratica, rimarrà fermo tutta la stagione. Non preoccupano solo i risultati, la mancanza di gol e gli infortuni. Prima o poi a questi si rimedierà. Preoccupa soprattutto la mentalità dei nerazzurri che non appare più quella vincente degli ultimi anni, soprattutto dell'ultimo che ha abituato il popolo dei fedelissimi a forti emozioni. E' un'Inter un po' remissiva quella delle ultime partite, probabilmente condizionata dagli infortuni, dalla paura di farsi male, dall'assenza dei centrocampisti che fanno da cerniera tra difesa e attacco. E' atteso ad un Rafa Benitez il quale, dovendosi districare tra mille infortuni, attendendo il mercato di gennaio, dove la dirigenza dovrà per forza di cose rimediare con qualche acquisto, è chiamato a risollevare morale e forze fisiche dei suoi uomini. I prossimi impegni sono sicuramente di rilievo. Domenica c'è il derby, più avanti l'impegno col Twente in Champions e a dicembre il mondiale per Clubs dove l'Inter proverà, ma a questo punto non sarà cosa facile, a portare a casa il quinto "titulo" di un anno, il 2010, che comunque vada a finire è già passato alla storia. Amala pazza Inter amala!

Friday, October 29, 2010

Dieci giorni di Inter. Nerazzurri primi in Champions e secondi in campionato

Dieci giorni di Inter - Inter Tottenham 4-3; Inter Sampdoria 1-1; Genoa Inter 0-1), navigando fra infortuni (tantissimi, l'ultimo in ordine di tempo Julio Cesar), assenze (altrettante, alcune ancora pesanti), papere (quella di Genova del portiere ospite), leggerezze (i tre gol di Bale nella partita con il Tottenham), sfuriate (quelle di Benitez dopo la gara con gli inglesi), torti subiti (il gol della Samp a Milano, favorito da una forzatura di Cassano in area nerazzurre), qualche importante ritorno (Muntari col Genoa), una leadership indiscussa (quella di Eto'0 e Snejeder) e una certezza. L'Inter rimane una squadra fortissima, capace di esprimere un bel gioco, velocissima e reattiva, più bella (forse) di quella allenata da Mourinho, un po' più sfigata (nelle finalizzazioni sotto porta e nei tantissimi infortuni), ma sicuramente pronta a regalare ai suoi tifosi nuove emozioni soprattutto in primavera. Le Emozioni nerazzurre. Dieci giorni in cui l'Inter si conferma prima del girone in Champions e fra le squadre di vetta del campionato. Adesso in attesa di Milan-Juve e di Palermo-Lazio è seconda dietro ai biancocelesti. Martedì sera la gara col Tottenham in Inghilterra. Non sarà facile. Ma l'Inter non deluderà le aspettative dei suoi tifosi.

Sunday, October 17, 2010

A pranzo...con il Re Leone!

L'Inter passa a Cagliari con un gran gol del solito Eto'o e, in attesa degli esiti di Catania-Napoli e Bari-Lazio, riconquista la vetta della classifica, seppur in condominio col Milan. La squadra nerazzurra, sulla cui performance hanno pesato assenze ed infortuni, ha retto bene agli assalti della squadra sarda, soprattutto ad inizio della ripresa quando i rossoblù sono andati vicini al pareggio (decisiva una doppia parata di Julio Cesar). Non brillantissimo il gioco dei nerazzurri, ma efficace e concreto come al solito, soprattutto in fase di contenimento. Mercoledì sera, in Champions, all'Inter toccherà affrontare il Tottenham. Intanto, gli uomini di Benitez tornano in testa "a pancia piena" dopo il pranzo di Cagliari.

Sunday, October 3, 2010

Le grandi muraglie. Inter-Juventus 0-0



L'Inter perde la testa della classifica, ma non la faccia. A San Siro contro la Juventus, si è visto da entrambe le parti agonismo, bel gioco e correttezza in campo. E' finita a reti inviolate, avrebbe potuto vincere benissimo una delle due squadre, se fosse stata assistita da un pizzico di fortuna in più. Entrambe le squadre hanno dimostrato di essere in forma. L'Inter ha inizialmente schierato la stessa formazione vittoriosa contro il Werder Brema, ma ha dovuto presto rinunciare a Bibiany (al suo posto è entrato Milito) e, dopo l'intervallo, ha perso pure Cordoba nella ripresa (al suo posto Santon). Snejder ed Eto'o, come sempre, in grande spolvero, la stessa cosa può dirsi per Stankovic. Un po' in ombra Coutinho e Chivu, in evidente difficoltà contro Krasic. Adesso c'è la pausa e l'Inter, seconda in campionato insieme a Milan e Napoli e dietro la Lazio, può tirare il fiato.

Wednesday, September 29, 2010

Inter prima in Campionato e in Champions.

In pochi giorni, l'Inter passa dalle polemiche alla gloria. Polemiche per una partita, quella con Roma di sabato persa all'ultimo minuto, non giocata male, ma senza quella convinzione e cattiveria necessarie per vincere contro i giallorossi. La sconfitta per 1-0 è stata decisamente pesante, ma immeritata. Per fortuna, in campionato l'Inter è sempre prima (in condominio con la Lazio). Gloria in Champions, appena quattro giorni dopo, con l'Inter che si riscopre grande. Quattro gol al Werder Brema, tre dei quali realizzati da Eto'o, e testa della classifica nel girone, insieme al Tottenham (vittorioso per 4-1 sul Twente). Partita perfetta, avversari inconsistenti, e una bella Inter più giovane (con Coutinho e Biabiany per tutta la gara, e Santon e Obi nel secondo tempo), guidata da Eto' e Snejeder, ma sostenuta pure da un ottimo Stankovic (a centrocampo) e da un roccioso Cordoba (a centrocampo). Domenica sera, derby d'Italia contro la Juve.

Wednesday, September 22, 2010

Il Principe si sblocca. Il Re Leone si conferma. Inter sola in vetta

Partita ineccepibile. L'Inter batte in casa 4-0 il Bari e vola da sola in testa alla classifica. Per tutta la gara, si è vista una squadra solida in difesa e a centrocampo, offensiva e veloce in attacco. Si sblocca Milito di testa su azione di Eto'o. Il Re Leone segna poi nella ripresa due calci di rigore (un fallo di mano e un atterramento a Lucio) ed infine ancora Milito in contropiede su passaggio di Coutinho. Adesso i nerazzurri (a +5 sul Milan) andranno a Roma per affrontare i giallorossi prima della gara con il Werder Brema di Champions League.

Sunday, September 19, 2010

La doppietta del Re Leone. Inter in testa

Terza giornata di campionato e l'Inter è in testa alla classifica, in condominio col Cesena (attendendo gli esiti di Sampdoria-Napoli). Questa volta l'Inter ha giocato bene, è apparsa più tonica, convincente ed offensiva. Palo di Stankovic nel primo tempo, un'uscita provvidenziale di Sirigu su Milito, tante occasioni da gol per i nerazzurri, ma è il Palermo a passare in vantaggio nell'unica azione di contropiede. Nella ripresa, ancora i ragazzi di Benitez vicini al gol (con Milito), ma è il camerunense Eto'o, il Re Leone, a ribaltare il risultare con una doppietta. Sul finale, Pandev vicino alla terza marcatura, e palo di Pastore negli ultimi minuti. Questa volta abbiamo rivisto l'Inter che conoscevamo, quella del "triplete". E il risultato del Barbera restituisce motivazione ed orgoglio ai nerazzurri.

Tuesday, September 14, 2010


Finisce 2-2 al debutto in Champions League e, tutto sommato, il risultato è onesto poichè riflette ciò che si è visto in campo. Un'Inter meno brillante e costantemente messa in difficoltà dal Twente nel primo tempo. Nerazzurri più in palla ed offensivi nella ripresa. C'è ancora da lavorare sul piano del gioco e della forma fisica, qualcuno è più avanti (Eto'o, Snejder), qualche altro più indietro (Milito, Maicon); spetta adesso a Benitez tirare le fila del discorso e far ripartire una squadra che, sul piano del potenziale di gioco e giocatori, rimane tra le più forti in Europa. I gol per l'Inter di Snejder ed Eto'0; per gli olandesi Janssen su punizione e autogol di Milito su calcio d'angolo. In pratica, i nerazzurri hanno preso entrambi i gol su palle inattive. Infortunio a Pandev; timido debutto internazionale di Coutinho.

Saturday, September 11, 2010

Inter-Udinese 2-1. I nerazzurri in testa alla classifica


In attesa di conoscere gli esiti delle altre partite della II giornata di campionato, l'Inter è in testa alla classifica. Nell'anticipo del sabato, ha battuto 2-1 l'Udinese (gol di Lucio ed Eto'o per i nerazzurri, pareggio momentaneo di Floro Flores), evidenziando ancora un forte ritardo di forma e di gioco, soffrendo molto contro una squadra più pimpante e fisicamente in forma. Il successo riporta un po' di tranquillità nell'ambiente nerazzurro, che si appresta a vivere settimane di fuoco con gli impegni in Champions e in campionato.

Tuesday, August 31, 2010

0-0 alla prima di campionato e all'ultima del mercato

L'Inter come Manchester City e come Real Madrid. Stecca alla prima giornata di campionato, a Bologna. Finisce 0-0 con un secondo tempo più in crescendo, una squadra migliorata rispetto alla Supercoppa europea, ma ancora in ritardo di gioco e di preparazione fisica. Rafa Benitez ha molto da lavorare, tenuto conto che dalla dirigenza nerazzurra non ha ricevuto quei rinforzi richiesti. L'Inter chiude il mercato a bocca asciutta. Non ha risposto al Milan (acquistati Ibrahimovic e Robinho) e alla Roma (acquistato Borriello). Forse l'Inter tornerà sul mercato a Gennaio.

Monday, August 30, 2010

Un nuovo campionato, nuove emozioni nerazzurre

Questa sera l'Inter debutta in campionato, nel posticipo serale contro il Bologna. In bocca al lupo ai nerazzurri di Rafa Benitez e pronti al via per un'altra edizione della Serie A che, ne siamo sicuri, vedrà ancora volta l'Inter tra i protagonisti. Si è chiusa un'annata straordinaria, per certi versi irripetibile, con quattro vittorie fra Coppa Italia, campionato, Champions League e Supercoppa Tim. E' sfumato il sogno di un altro titolo, con la conquista della Supercoppa europea, ma si spera ancora nel Mondiale per club che si disputerà a Dicembre. Salutato e ringraziato Mourinho per ciò che ha saputo fare e dare, l'Inter, più forte anche dal punto di vista societario, adesso guarda ancora più avanti, consapevole del fatto che ci sono le premesse per iniziare un grande ciclo, e ancor più consapevole che, soprattutto in campionato, sarà ancora una volta la squadra da battere e dunque il "target" preferito dagli avversari di turno, a cominciare dal Milan di Allegri. Orgoglio e commitment dei tifosi nerazzurri non mancheranno. L'Inter è una squadra capace di suscitare grandi emozioni, come è accaduto per la passata stagione. Emozioni nerazzurre, emozioni di una grande squadra europea e mondiale. Amala pazza Inter amala!

Friday, August 27, 2010

Piccola Inter

L'Inter sciupa a Montecarlo l'opportunità di vincere il quinto titolo della stagione. Nella finale di Supercoppa europea, i nerazzurri di Rafa Benitez perdono 2-0 (gol di Reyes e Aguero nella ripresa), dimostrando un netto ritardo di preparazione e di gioco rispetto ai più vivaci spagnoli. Pessima la prestazione del collettivo, irriconoscibili alcuni giocatori (Maicon. Julio Cesar, Milito). Nulla da aggiungere! Adesso inizia il campionato con la prima sfida a Bologna, che sarà giocata nel posticipo di lunedi'.

Saturday, August 21, 2010

Il quarto titulo

Quarto "titulo" della stagione per l'Inter. Ai nerazzurri, adesso guidati in panchina da Rafa Benitez, va la Supercoppa TIM, dopo la Coppa Italia, lo Scudetto e la Champions League. Al Meazza, la squadrà si è imposta per 3-1 sulla Roma, dimostrando, dopo un primo tempo a fasi alterne, di saper reagire bene al gol segnato da Riise. Prima dell'intervallo, Pandev, approfittando di una grossa leggerezza difensiva, ha realizzato il pareggio. Nella ripresa, doppietta di Eto'o. La Roma ha giocato bene, specie nel primo tempo, dimostrando di metter in difficoltà i nerazzurri che, comunque, guidati da Snejder e Maicon in splendida forma, hanno prodotto un paio di azioni significative. Poi, nella ripresa, la Roma è calata, ha sprecato, è stata leggera in difesa ed incerta in porta, ed è venuta fuori l'Inter, sicuramente più concreta, più offensiva, e supportata dall'ottimo gioco di palla. L'organico, lo ha detto Rafa Benitez a fine gara, è quello finora vincente che ha garantito all'Inter la conquista degli altri titoli. In campo, nella ripresa, Stankovic, Mariga e Materazzi al posto di Zanetti, Pandev e Snejder. L'Inter si prepara adesso alla Supercoppa europea, in programma il 27 agosto, contro l'Atletico Madrid. Le premesse appaiono buone. C'è da lavorare per migliorare il gioco, ma lo spirito è quello giusto. Amala pazza Inter amala!

Saturday, May 22, 2010

Inter regina d'Europa



Questa foto passerà alla storia. Il capitano Zanetti, raggiante di gioia, solleva al cielo la Coppa dei Campioni, la terza vinta dall'Inter nella sua storia, il "terzo titulo" consecutivo ottenuto quest'anno dai ragazzi di Mourinho (dopo la Coppa Italia e il 18° scudetto). Si chiude, nel modo più bello ed emozionante, un anno straordinario, iniziato la scorsa estate con una campagna acquisti intelligente e mirata che lasciava presagire qualcosa di importante (Lucio, Milito, Eto'o, Snejder, Thiago Motta, per finire con Pandev a gennaio) dopo il primo "titulo" vinto da Mourinho alla sua prima stagione in nerazzurro, quando ancora c'era Ibrahimovic. L'Inter ha cambiato completamente assetto di gioco e via via è diventata sempre più forte e dotata della giusta mentalità per vincere. La finale di Madrid è la riprova di questa filosofia di gioco voluta da Mourinho e trasferita ai giocatori dal mago di Setubal. Un gol per tempo, entrambi dai piedi di un ottimo Milito, e per il Bayern Monaco non c'è stata alcuna possibilità di impensierire seriamente i nerazzurri. Si chiude un anno straordinario, segnato dalla cavalcata solitaria dell'Inter in campionato, arrestatasi verso la fine, ma rivitalizzato, nello sprint finale, da un entusiasmante duello con la Roma di Ranieri. Un anno in cui l'Inter ha finalmente acquisito in Europa una mentalità vincente, battendo Chelsea, CSKA Mosca e Barcellona prima di raggiungere la finale di Madrid col Bayern. Un anno impreziosito anche dalla vittoria in Coppa Italia, all'Olimpico, con la Roma di Totti & Co. contro cui si stava lottando testa a testa nelle battute finali del campionato. Dopo appena due anni, si chiude un ciclo, con Mourinho che lascerà e con alcuni giocatori che potrebbero andar via. Ma ci sono tutte le premesse perchè si possa aprire un altro ciclo. E non smetteremo mai di cantare: Amala, pazza Inter amala!

Sunday, May 16, 2010

L'Inter vince il 18 scudetto


La copertina è dedicata al Principe Milito, l'artefice di questa grande vittoria.
L'Inter vince il diciottesimo scudetto, il quinto negli ultimi quattro anni (considerata l'assegnazione a tavolino dello scudetto 2006). La squadra di Mourinho, vincendo le due ultime gare, quella interna col Chievo (4-3) e la trasferta di Siena (1-0), mantiene inalterate le distanze dalla Roma che, nelle ultime settimane, era balzata in testa, approfittando di un leggero calo di tensione dei nerazzurri. La vittoria in campionato è il secondo "titulo" della stagione nerazzurra, dopo la Coppa Italia. Adesso i ragazzi di Mourinho saranno impegnati nella sfida più impegnativa della stagione, quella di Madrid che vale la Champions League, contro un Bayern che ha fin qui ripetuto lo stesso cammino dei nerazzurri, vittoria in Campionato e Coppa.

Thursday, May 6, 2010

L'Inter vince la Coppa Italia e si prepara alle altre finali

L'Inter vince a Roma la finale della Tim Cup (1-0 gol di Milito sul finire del primo tempo) e si prepara a giocare le due ultime partite di campionato e la finale di Champions a Madrid. La gara all'Olimpico contro gli uomini di Ranieri è stata ben giocata, dimostrando possesso di palla, abilità difensiva, trame di centrocampo, e ripartenze in contropiede. Tra i migliori Julio Cesar, Balotelli, gli infaticabili Eto' o e Milito, Maicon e l'instancabile capitan Zanetti. Con maggior serenità, l'Inter si appresta adesso ad affrontare i prossimi impegni.

Sunday, May 2, 2010

Lazio-Inter 0-2: nerazzurri ancora in testa

A due giornate dalla fine del campionato, l'Inter resiste ancora in vetta alla classifica e tiene a due lunghezze la Roma di Ranieri che incontrerà mercoledì sera, proprio all'Olimpico, per la finale della Tim Cup. La partita con la Lazio non ha avuto storia. Troppa la differenza tecnica fra le due squadre. L'Inter ha sprecato molte occasioni durante il primo tempo, l'unica frazione di gioco in cui la Lazio si è resa pericolosa. Completamente diverso il secondo tempo, in cui i nerazzurri si sono limitati a controllare la partita, pur chiudendola definitivamente con la seconda rete messa a segno. I gol di Samuel (alla fine del primo tempo) e Thiago Motta. Entrambi di testa. La Lazio è stata incapace di reagire ai nerazzurri, è stata anche un po' tenera, dato che il risultato di Atalanta-Bologna 1-1 sancisce, seppur non matematicamente, la salvezza dei biancocelesti. Si è giocato in un clima surreale, con i supporters della Lazio a tifare Inter. Evidentemente, i pollici in basso di Totti durante il derby di qualche settimana fa non si dimenticano facilmente.

Thursday, April 29, 2010

Inter Eroica

La prima pagina del Corriere dello Sport del 29 aprile 2009

Inter Muro di Gloria

La prima pagina della Gazzetta dello Sport del 29 aprile 2009, il giorno dopo Barcellona-Inter 1-0 (gol di Piquet).

L'Inter va a Madrid per la finale di Champions

E' un finale di stagione all'insegna dell'Inter. E' una tarda primavera che si colora di nerazzurro e che profuma di vittorie della Beneamata. Manca poco meno di un mese alla conclusione degli impegni ufficiali della stagione, e l'Inter di Mourinho può giocare su ben tre fronti: il finale del campionato, a partire dal posticipo serale di domenica sera con la Lazio e, a chiudere, l'impegno casalingo col Chievo e la trasferta di Siena; la finale della Tim Cup con la Roma il 5 maggio; la finale di Champions, a Madrid, il 22 maggio contro il Bayern, trentotto anni dopo l'ultima finale giocata (ma persa) con l'Ajax. E' difficile la "tripletta", ma non è impossibile. E' un sogno, ma guai a spegnere sul nascere i sogni. Vittorie possibili, sogni, non ossessioni! E' una Inter forte e determinata, compatta e ambiziosa, che arriva un po' stanca e assai provata psicologicamente sul finale di questa stagione, ma che può giocarsi il titolo su tutti e tre i fronti, col generoso entusiasmo e supporto dei suoi tifosi. La partita di ieri sera, a Barcellona, contro la squadra blaugrana, esacampione per via dei successi ottenuti in altrettante competizioni, è stata la conferma, semmai ve ne fosse bisogno, di una grande superiorità dell'Inter, capace adesso si affrontare a viso aperto tutte le grandi squadre d'Europa. Un'Inter che, grazie a Mourinho, ha cambiato mentalità. Un'Inter squadra di straordinari campioni, ma all'occorrenza di grandi e tenaci operai. Ieri sera una tempesta di emozioni, di emozioni nerazzurre. Adesso la parte più difficile, ma più entusiasmante, di questo finale di stagione. Forza Inter!

Saturday, April 24, 2010

3-1 e 3-1: la Champions e il Campionato

Intensa settimana di emozioni per l'Inter e i suoi sostenitori. Con due punteggi identici (3-1) ottenuti ribaltando il gol iniziale subito, l'Inter mantiene aperte le speranze sia sulla Champions che sul campionato. Martedì sera, i ragazzi di Mourinho sono stati autori di una splendida gara contro il Barcellona: andati in svantaggio con gol di Pedro, hanno rimontato con i gol di Snjeder (nel primo tempo), di Maicon e Milito (nella ripresa). Adesso l'Inter dovrà affrontare una impegnativa gara di ritorno al Camp Nou di Barcellona, ma la finale non è più una chimera. Ieri sera, nell'anticipo di campionato, la squadra nerazzurra, andata in svantaggio con l'Atalanta per il gol di Tiribocchi, ha ripreso in mano il pallino della gara, ribaltando il punteggio con i gol di Milito e Mariga (nel primo tempo) e di Chivu (nella seconda frazione di gioco). L'Inter torna in testa, a +2 sulla Roma. E sebbene, per 24 ore, questa posizione di leadership metterà pressione alla squadra di Ranieri, impegnata in casa contro una Sampdoria desiderosa di riagguantare il quarto posto in campionato. La prossima settimana sarà non meno emozionante: il Barca mercoledì sera e la Lazio nel posticipo di domenica. Due sfide molto decisive per il finale di stagione, già impreziosito dalla finale di Coppa Italia che l'Inter giocherà il 5 maggio contro la Roma all'Olimpico.

Friday, April 16, 2010

All'Inter il derby d'Italia. Iniezione di fiducia per la partita col Barca

L'Inter batte 2-0 la Juve nel derby d'Italia (gol di Maicon e di Eto'o) e torna a +2 sulla Roma, in attesa del derby capitolino di domenica. E' stata una settimana intensa per i nerazzurri. Di vere emozioni nerazzurre. Sabato sera, pareggiando 2-2 a Firenze coi viola di Prandelli, la squadra di Mourinho ha di fatto consegnato la testa della classifica alla Roma, vittoriosa domenica contro l'Atalanta. Ed ancora coi viola, martedi' sera, l'Inter si è guadagnata la finale di Coppa Italia, vincendo a Firenze; adesso è in attesa di sapere chi, fra Roma ed Udinese, la sfiderà. Stasera partita perfetta contro la Juve, con numerose occasioni sia nel primo che nel secondo tempo. Hanno deciso un gran gol di Maicon e un gol di Eto'o in pieno recupero. L'Inter guarda con fiducia alla semifinale di martedi' sera col Barcellona di Guardiola.

Thursday, April 8, 2010

Inter in semifinale di Champions. In campionato +1 sulla Roma

Con la vittoria a Mosca sul CSKA (nella foto il gol di Snjeder su punizione al 6' del primo tempo), l'Inter (vincitrice all'andata per 1-0 con gol di Milito) approda sette anni dopo alla semifinale di Champions League dove incontrerà il Barcellona. Esattamente sette anni dopo quel doppio pareggio che, per effetto dei gol realizzati in trasferta, regalò allora al Milan la finale contro la Juventus. Speriamo che questa volta vada meglio, ma non sarà facile considerato il rango degli avversari, approdati alla semifinale dopo il pareggio di Londra con l'Arsenal (2-2, doppietta di Ibrahimovis) e il 4-1 casalingo in cui tutte le marcature sono state realizzate da uno scatenatissimo Messi. Nell'altra semifinale di Champions, sfida franco-tedesca fra il Lione (che ha eliminato il Bordeaux) e il Bayern (che ha "buttato fuori" dall'Europa il Manchester United). In campionato, la sconfitta all'Olimpico contro la Roma (2-1) ha regalato a tutti un interessante finale di stagione. La squadra di Ranieri è adesso a -1, anche il Milan è in corsa. Nell'ultimo turno, giocato alla vigilia di Pasqua, l'Inter ha vinto in casa 3-0 contro il Bologna (doppietta di Thiago Motta e gol del "figliol prodigo" Balotelli), ma hanno vinto pure le dirette avversarie e pertanto le distanze rimangono invariate. Sabato pomeriggio l'Inter giocherà a Firenze una delicatissima partita contro i viola di Prandelli. Ad maiora, come sempre!

Wednesday, March 24, 2010

Inter-Livorno 3-0. Spettacolare Eto'o

Spettacolare Eto'o
E l'Inter allunga: +4

Battuto 3-0 il Livorno con una doppietta del camerunese nel primo tempo: gran tiro di destro e rovesciata da applausi. Nella ripresa chiude Maicon, ottimo rientro di Chivu dopo il terribile incidente del 6 gennaio: gioca col caschetto e si prende gli applausi dello stadio. Livorno sempre ultimo, ora la salvezza è distante 8 punti

Maicon dopo il 3° gol. Afp
Maicon dopo il 3° gol. Afp

MILANO, 24 marzo 2010 - Diciamoci la verità: prima del gol di Londra, qualcuno, sugli spalti di San Siro, iniziava a storcere il naso per le prestazioni di Eto'o. Il ragazzo era tornato in non ottime condizioni dalla coppa D'Africa, il gol nel 2010 era smarrito, Milito gli rubava la scena. Si contavano i gol falliti dimenticando il curriculum del giocatore e l'accoglienza che gli avevano riservato, al ritorno, i suoi ex tifosi del Barça. Oggi i critici si sono alzati ad applaudire: doppietta di Eto'o al Livorno, due reti belle da vedere e pesanti per la corsa allo scudetto, che hanno chiuso una gara non senza problemi. L'Inter vince 3-0, ritrova la vittoria in casa che mancava dal 7 febbraio e festeggia il gol del Parma di Bojinov che riporta a 4 i punti di vantaggio su Milan e Roma, aspettando la sfida dell'Olimpico

Il secondo gol di Eto'o. Reuters
Il secondo gol di Eto'o. Reuters

LA DOPPIETTA DI ETO'O — Eto'o dà la svolta alla gara al 36' del primo tempo: Julio Cesar ha appena salvato il risultato su Pulzetti, parte il contropiede Inter che Thiago Motta rifinisce, pescando il camerunese in area. Dribbling secco su Perticone e tiro di destro sul secondo palo. Gol bello? Forse anche meglio il secondo, cinque minuti dopo: Pandev entra in area e mette un cross morbido, Eto'o la arpiona in rovesciata sorprendendo tutti, per primo Rubinho. Applausi, gara chiusa e decimo gol per l'ex Barcellona, che segna una doppietta in una delle poche gare stagionali in cui, per l'assenza di Milito, ha giocato da centravanti puro. In forma in primavera, quando conta.

Chivu ed Eto'o. Reuters
Chivu ed Eto'o. Reuters

TRIDENTE E CASCHETTO — Il primo gol di Eto'o arriva dopo 258 minuti di digiuno di reti nerazzurre a San Siro: una eternità, visto come era iniziato il campionato. Anche ieri non è che la manovra abbia impressionato, complici anche le importanti assenze (Sneijder, Milito, oltre al punito Balotelli). Mourinho sceglie un tridente puro e chiede a Maicon di salire molto: ma per mezz'ora i tre davanti faticano ad avere palloni. Il segreto, paradossalmente, è quello di lasciare spazio al Livorno. Si perde un po' di possesso palla, ma in velocità gli attaccanti nerazzurri riescono a fare male. Pandev non sarà precisissimo (assist a parte) per tutta la gara, Quaresma addiritura strappa gli applausi dello stadio (che in passato lo aveva fischiato parecchio): il portoghese svaria su entrambe le fasce, impegna due volte in un minuto Rubinho (sullo 0-0), piazza cross ripetuti e soprattutto pare aver sotterrato la "trivela", che qui da noi non è mai piaciuta granché. Applausi anche per Thiago Motta, che trova due assist, dimostrandosi giocatore di qualità quando i ritmi non sono altissimi. Pochi problemi per Materazzi e Cordoba (specie dopo il 45'), mentre Maicon si concede il terzo gol (una bomba da distanza ravvicinata dopo l'ennesima discesa). Chiude la difesa e la serata di buone notizie il rientro a pieno regime di Cristian Chivu: gioca con il caschetto (da rugby ma fatto su misura) e appare non condizionato né in ritardo di condizione.

Mario Balotelli sorridente in tribuna con Snejider. Ansa
Mario Balotelli sorridente in tribuna con Snejider. Ansa

LIVORNO, POCHE SPERANZE — Al Livorno restano oltre mezz'ora giocata quasi alla pari con la capolista, ma poche speranze di rimettere in sesto una stagione nata male. I livornesi restano ultimi, la salvezza è ora distante otto punti, l'impressione è che si sia venuti a Milano senza troppe speranze. Lucarelli infatti resta in panchina, Cosmi imbottisce il centrocampo e vede i suoi sprecare due occasioni con Danilevicius (centra Cordoba) e Pulzetti. Rivas fino al gol di Eto'o tiene in piedi i suoi, ma già dopo il destro del camerunese la squadra va virtualmente al tappeto. Nel secondo tempo quasi non ci prova. "Non sono queste le partite in cui bisogna far punti" dicono di solito gli allenatori delle pericolanti. Ma il Livorno deve fare punti inattesi, per sperare.

Valerio Clari© RIPRODUZIONE RISERVATA