
Pragmatica, compatta, e a tratti geniale. Così è sembrata l'Inter nella gara infrasettimanale disputata a Catania e vinta per 2-0 in una serata fredda e ventosa. Priva di Adriano (squalificato per tre giornate), guardata a distanza dalla tribuna da Mourinho (squalificato per un turno), incoraggiata in campo dal suo vice Beppe Baresi, l'Inter è riuscita ad imbastire una gara in cui ad alcune giocate straordinarie, determinanti nelle azioni che hanno portato alle due marcature, ha saputo affiancare uno straordinario pragmatismo nel gioco di squadra difensivo e di centrocampo. Il Catania, come sempre sostenuto da un pubblico meraviglioso, è stato particolarmente offensivo, soprattutto nella prima frazione di gioco, dove più volte è stato vicinissimo alla marcatura, andando pure in gol con Paolucci (poi annullato per un presunto fallo in gioco pericoloso di Morimoto su Burdisso), forte di una superiorità numerica determinata dalla frettolosa espulsione del nerazzurro Muntari al 30' minuto. L'Inter, tuttavia, aveva già messo "fieno in cascina" con il gol di testa realizzato da Stankovic al 5' su assist di Cruz. Dunque, per il resto della partita, la squadra nerazzurra si è organizzata bene a centrocampo (sostenuta da Cambiasso e Stankovic), in difesa (ottima gara di Burdisso), e nel gioco sulle fasce (convincente la prova del giovane Santon sulla sinistra) e ha affidato ad un ispiratissimo Ibrahimovic (rientrato dopo la squalifica di una giornata) alcune giocate straordinarie che hanno messo in difficoltà la squadra avversaria allenata da Zenga. Una di queste giocate, su passaggio smarcante di Stankovic, ha regalato all'Inter sul finire della ripresa il secondo gol, mettendo definitivamente a sicuro la partita. Per via dei risultati sugli altri campi, l'Inter è adesso a +6 sulla Juve (sconfitta ad Udine), +8 sul Milan (fermato in casa dal Genoa) +12 sul Genoa e +13 sulla Roma (vincente in casa sul Palermo). Nella prossima gara, i nerazzurri di Mourinho affronteranno in casa il Torino.