
VERONA, 10 maggio 2009 - Non sarà il giorno del 17° scudetto dell'Inter. Non c'è bisogno di aspettare il posticipo serale Milan-Juventus per avere certezze. Perché l'Inter nel pomeriggio pareggia 2-2 a Verona con il Chievo, rimontata per due volte da Marcolini prima e da Luciano poi, in risposta alle reti di Crespo e di Balotelli. A segno con una perla spettacolare. Perla incastonata in una partita divertente e intensa, ricca di gol e giocata a viso aperto da entrambe le squadre, che hanno cercato la vittoria fino alla fine. Il Chievo fa un ulteriore passettino verso una salvezza a portata di mano, l'Inter allunga a +8 sul Milan, ma rimanda, perlomeno, la festa scudetto.
CRESPO GOL — L'inter parte meglio dai blocchi. Da sprinter, per chiudere con una volata la maratona scudetto. Il vantaggio arriva già al 3'. Lo segna Crespo -sostituto d'occasione dello squalificato Ibrahimovic - dopo una respinta corta, difettosa, di Sorrentino sul sinistro centrale di Cambiasso. Secondo gol in campionato del centravanti argentino, a lungo sacrificato dalle gerarchie di Mourinho. I nerazzurri insistono. Perché il Chievo barcolla. Perché è il momento di chiudere paritita e campionato.
Riccardo Pratesi sul sito Gazzetta dello Sport.
CRESPO GOL — L'inter parte meglio dai blocchi. Da sprinter, per chiudere con una volata la maratona scudetto. Il vantaggio arriva già al 3'. Lo segna Crespo -sostituto d'occasione dello squalificato Ibrahimovic - dopo una respinta corta, difettosa, di Sorrentino sul sinistro centrale di Cambiasso. Secondo gol in campionato del centravanti argentino, a lungo sacrificato dalle gerarchie di Mourinho. I nerazzurri insistono. Perché il Chievo barcolla. Perché è il momento di chiudere paritita e campionato.
Riccardo Pratesi sul sito Gazzetta dello Sport.